AGI – “Abbandonerei le logiche complottistiche. Sono fuori luogo e fanno parte di un cartone animato o di un film horror. Sono amico di Oreste Vigorito, lo ho anche sentito ieri e vi garantisco che non c’è una forma di ‘posizionamento politico’ contro il Sud“.
A dirlo a Napoli, dove ha incontrato il presidente della territoriale Carmine Zigarelli e il consiglio direttivo, il presidente della Figc, Gabriele Gravina, rispondendo ai cronisti che gli chiedono delle polemiche legate al match di ieri Benevento-Cagliari e al contestato esito del Var di Paolo Mazzoleni.
“Bisogna distinguere nettamente gli errori tecnici da altro – sottolinea – se ci sono, vanno valutati. Abbandoniamo fantasie più o meno deviate perché dobbiamo portare gioco del calcio in un clima molto più sereno. L’uno contro l’altro non fa bene al calcio, ma nemmeno ai protagonisti”. Per Gravina, la conduzione arbitrale della partita è stata “ottima”.
“Se vogliamo lanciare la tesi del complotto verso il Sud, c’è invece la Salernitana e altre realtà che mi sembra stiano dando soddisfazioni. Non rispondo a Pippo Inzaghi. Dobbiamo fare una analisi e anche Vigorito ha detto che il Benevento si trova in quelle condizioni da tempo. Il campionato non è legato a una gara o a un errore tecnico. Se siamo uomini di sport, credo che dobbiamo agire da uomini di sport. Capisco l’amarezza, capisco la delusione ma dobbiamo essere più sereni. Le risposte tecniche che vuole Inzaghi saranno altri organi a darle”, rilancia il numero uno della Federazione.
“I veleni si riducono cambiando la cultura che in questo momento si diffonde sempre più nel mondo del calcio. Dobbiamo abbandonare quella del sospetto e del creare artatamente condizioni che non hanno base nel nostro mondo, fermo restando che c’è assoluta vigilanza su quelle che possono anche essere eventuali piccole forme di deviazione del rispetto delle regole e dei principi“, spiega poi ai giornalisti che gli fanno presente come ormai esistano molte ricostruzioni di retroscena per quella partita. “L’errore deve essere valutato e deve essere anche motivo di rilancio e di crescita – dice ancora Gravina – fermo restando che condannare la tecnologia o mettere in discussione un sistema per intero sulla base di un episodio e sulla base di una o due giornate di campionato veramente mi sembra esagerato”.
“Noi siamo impegnati su questo. Non ne faremo una questione personale. Mi dispiace davvero di questo episodio capitato a Benevento, ma vi sono stati altri episodi nell’arco della stagione che sono stati valutati”, aggiunge. “Ora siamo in fase riforma – conclude il presidente Ficg – spero che questo sia da stimolo per un rilancio, anche all’interno del sistema arbitrale, dell’Aia, con una attenta valutazione su alcuni elementi oggettivi e soggettivi”.
AGI – “Abbandonerei le logiche complottistiche. Sono fuori luogo e fanno parte di un cartone animato o di un film horror. Sono amico di Oreste Vigorito, lo ho anche sentito ieri e vi garantisco che non c’è una forma di ‘posizionamento politico’ contro il Sud”.
A dirlo a Napoli, dove ha incontrato il presidente della territoriale Carmine Zigarelli e il consiglio direttivo, il presidente della Figc, Gabriele Gravina, rispondendo ai cronisti che gli chiedono delle polemiche legate al match di ieri Benevento-Cagliari e al contestato esito del Var di Paolo Mazzoleni.
“Bisogna distinguere nettamente gli errori tecnici da altro – sottolinea – se ci sono, vanno valutati. Abbandoniamo fantasie più o meno deviate perché dobbiamo portare gioco del calcio in un clima molto più sereno. L’uno contro l’altro non fa bene al calcio, ma nemmeno ai protagonisti”. Per Gravina, la conduzione arbitrale della partita è stata “ottima”.
“Se vogliamo lanciare la tesi del complotto verso il Sud, c’è invece la Salernitana e altre realtà che mi sembra stiano dando soddisfazioni. Non rispondo a Pippo Inzaghi. Dobbiamo fare una analisi e anche Vigorito ha detto che il Benevento si trova in quelle condizioni da tempo. Il campionato non è legato a una gara o a un errore tecnico. Se siamo uomini di sport, credo che dobbiamo agire da uomini di sport. Capisco l’amarezza, capisco la delusione ma dobbiamo essere più sereni. Le risposte tecniche che vuole Inzaghi saranno altri organi a darle”, rilancia il numero uno della Federazione.
“I veleni si riducono cambiando la cultura che in questo momento si diffonde sempre più nel mondo del calcio. Dobbiamo abbandonare quella del sospetto e del creare artatamente condizioni che non hanno base nel nostro mondo, fermo restando che c’è assoluta vigilanza su quelle che possono anche essere eventuali piccole forme di deviazione del rispetto delle regole e dei principi”, spiega poi ai giornalisti che gli fanno presente come ormai esistano molte ricostruzioni di retroscena per quella partita. “L’errore deve essere valutato e deve essere anche motivo di rilancio e di crescita – dice ancora Gravina – fermo restando che condannare la tecnologia o mettere in discussione un sistema per intero sulla base di un episodio e sulla base di una o due giornate di campionato veramente mi sembra esagerato”.
“Noi siamo impegnati su questo. Non ne faremo una questione personale. Mi dispiace davvero di questo episodio capitato a Benevento, ma vi sono stati altri episodi nell’arco della stagione che sono stati valutati”, aggiunge. “Ora siamo in fase riforma – conclude il presidente Ficg – spero che questo sia da stimolo per un rilancio, anche all’interno del sistema arbitrale, dell’Aia, con una attenta valutazione su alcuni elementi oggettivi e soggettivi”.