• 28 Dicembre 2025 15:36

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La Fiat derivata dalla Ferrari: oggi la vendono per una piccola fortuna

Dic 28, 2025

Il titolo può sembrare una provocazione, ma in realtà rispecchia perfettamente la realtà. Esiste, infatti, una Fiat derivata dalla Ferrari. Stiamo parlando naturalmente della Fiat Dino, prodotta dalla Casa di Torino tra il 1966 e il 1972 in due versioni: Coupé (di Bertone) e Spider (di Pininfarina). La prima ad essere presentata al mondo fu la variante spider, che vide la luce il 3 novembre del 1966 al salone di Torino. Per la coupé, invece, fu scelto il Salone di Ginevra, il 9 marzo del 1967. Oggi uno splendido esemplare spider del 1971 di questo modello è finito all’asta sul noto portale specializzato RM Sotheby’s, ma andiamo con ordine.

Perché Ferrari decise di “appoggiarsi” a Fiat per la produzione di questo modello? La verità risiede nel motorsport e nei regolamenti di partecipazione alla Formula 2 per la Ferrari Dino 166 F2. Per ottenere l’omologazione per partecipare al campionato, infatti, la Casa di Maranello aveva bisogno di costruire rapidamente un numero sufficiente di motori Dino (così denominati visto che erano derivati da un progetto del 1956 del figlio di Enzo Ferrari, prematuramente scomparso, Alfredo, detto Dino). A quel punto nacque un accordo tra Fiat e Ferrari per un’alleanza industriale che prevedeva la produzione di 500 motori in 12 mesi, così da raggiungere la quota prevista per partecipare al campionato di F2, in vista dei nuovi regolamenti che sarebbero entrati in vigore dal 1967.

Due auto, una sola anima

La condivisione tecnica tra Ferrari e Fiat era grosso modo legata in maniera particolare al motore V6. La Fiat Dino aveva un costo sicuramente esoso, ma più basso rispetto a quello delle Ferrari dell’epoca. Il suo design, invece, si rifaceva molto a quello delle vetture di Maranello visto che la versione spider era stata disegnata da Pininfarina, che collaborava proprio con il Cavallino Rampante. La versione per così dire Ferrari (la Dino 206 GT), invece, era commercializzata con il marchio Dino e non recava il classico logo del Cavallino, che invece era riservato alle sole Ferrari con motori a 12 cilindri.

Asta folle per questa Fiat Dino

Sul portale d’aste specializzato RM Sotheby’s è comparsa un po’ di tempo una Fiat Dino 2400 Spider del 1971, telaio 1396. Si tratta nello specifico di una delle circa 425 unità equipaggiate con il motore Ferrari V6 da 2,4 litri potenziato. Acquistata in Italia è rimasta lì almeno sino alla metà degli anni ’80. Risulta importata negli Stati Uniti nel 2014. Negli anni successivi è stata sottoposta a restauro, che ha previsto la ricostruzione di motore, trasmissione, differenziale, sospensioni e impianto frenante.

Rifinita con l’elegante tonalità Amaranto (162) con finiture in vinile beige e dotata di cerchi in lega Campagnolo. Questa vettura inoltre è accompagnata da un raro hardtop di fabbrica. Venduta con libretto di circolazione italiano, set di ruote di scorta con pneumatici e fascicolo di fatture di restauro. Messa all’asta su RM Sotheby’s risulta venduta per 335.000 dollari, che al cambio attuale equivalgono a circa 284.000 euro. Una cifra sicuramente importante per una delle auto italiane più apprezzate nel nostro Paese e all’estero. Una collaborazione fortunata quella tra Fiat e Ferrari, che come sappiamo ha portato al definitivo ingresso del Cavallino Rampante nel Gruppo della Casa torinese a partire dal 1969.

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