• 24 Novembre 2024 3:41

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La festa per Jannik Sinner in Val Pusteria

Giu 11, 2024

AGI – “Sono un ragazzo normale che gioca a tennis, la mia carriera è appena iniziata, quest’anno faccio 23, ho già raggiunto degli obiettivi ma gli obiettivi non smettono mai”. Parole del numero 1 del tennis mondiale, parole del primo tennista italiano a riuscirci, parole di Jannik Sinner dalle montagne della sua Val Pusteria in Alto Adige, la terra che gli ha dato i natali e che lo visto crescere come ragazzo e talento della racchetta. Era il 18 agosto del 2018, quando Jannik Sinner, allora 17enne di belle speranze, dichiarò di avere un sogno nel cassetto: diventare il numero uno del tennis mondiale. Ecco fatto, meno di sei anni dopo eccolo in cima al ranking Atp, posto occupato dai più grandi del tennis della storia. Al ‘Sinner Day’ c’era la sua gente, la gente della Pusteria, mamma Siglinde, papa’ Hanspeter, la donna Emma e tanti amici dell’infanzia. Jannik era atterrato nel pomeriggio di ieri con un jet privato proveniente da Nizza. Accolto dalla ‘Musikkapelle’ di Sesto, la banda musicale, Sinner è arrivato in carrozza alle ore 14 davanti al municipio accolto da due ali di folla. Ad accoglierlo il sindaco di Sesto, Thomas Summerer e il presidente della Provincia di Bolzano, Arno Kompatscher. Sotto la pioggia, il tennista ha apposto la firma sul libro d’onore del Comune. Il primo saluto in dialetto sudtirolese, poi le parole del primo cittadino e del governatore. Simpatico il siparietto quando Jannik ha tenuto l’ombrello a Kompatscher mentre stava firmando il libro come aveva fatto nella semifinale del Master 1000 di Indian Wells nei confronti di una raccattapalle. Jannik è speciale non solo per come si comporta in campo, ma anche fuori, è sempre un esempio di fair play quando gioca, e anche quando perde è sempre rispettoso”, ha detto Kompatscher. I festeggiamenti si sono poi spostati allo ‘Sport Sexten’, il padiglione che lo ha visto crescere, dove erano presenti oltre 400 piccoli tennisti provenienti da diversi circoli dell’Alta Pusteria.

 

 

“Sono contento di vedere tanti ragazzi e di condividere con loro questa giornata emozionante. È sempre una bellissima emozione tornare nel posto dove ho passato tanto tempo nella mia gioventù, rivedere i miei amici, la mia famiglia – ha aggiunto il 22enne altoatesino parlando con la stampa al termine della festa -. Non sono importanti i risultati, è importante fare una scelta nella propria vita, loro sono giovani, arriverà il momento di fare una scelta e, se poi e’ la scelta giusta, ha già vinto”. Parlando del suo ‘addio’ da Sesto, Sinner ha ricordato, “era una scelta non semplice, era una scelta abbastanza difficile, non ho lasciato solo la famiglia, ma altri due sport, i miei amici anche se gli amici veri sono sempre rimasti nel mio cuore”. Presenti anche i suoi primi allenatori, Andreas Schoenegger e Heribert Mayr. Il presidente della Federazione italiana tennis, Angelo Binaghi, rivolgendosi alla comunità locale, ha detto, “Jannik sarà una formidabile occasione di crescita sociale ed economica per il paese e per il territorio, anche in Sardegna 50 anni fa abbiamo avuto un grande campione come Gigi Riva che ci ha fatto crescere e far diventare donne e uomini migliori e il vostro Gigi Riva si chiama Jannik Sinner”.

 

 

Rispondendo alle domande dei ragazzi, a quella se preferisce Leo Messi o Cristiano Ronaldo, Jannik ha risposto Messi. Fuori dall’impianto sportivo era stato allestito un tendone con maxischermo. Nel corso dell’intervista, Jannik ha parlato di Novak Djokovic e degli impegni futuri. “Ovviamente quando si è ritirato Nole e’ sempre difficile, lui è una persona molto importante nel nostro sport, si vede l’assenza di un giocatore di questo calibro – ha aggiunto l’atleta allenato da Simone Vagnozzi e Darren Cahill –. Non so come lui sta adesso, non so quali siano i suoi programmi, io guardo tanto su me stesso, e so che sta iniziando una parte importante della stagione. L’anno scorso mi ha dato la confidenza (Wimbledon, ndr) di poter giocare bene sull’erba. Il primo torneo faccio sempre fatica. Partiamo con un 500 ad Halle, ci sono degli ottimi giocatori, e speriamo di iniziare bene la stagione su erba, che poi sarà molto importante per Wimbledon”. Parlando dei genitori, Sinner ha detto, “loro mi hanno reso un ragazzo, un figlio molto naturale e questa e’ anche un po’ la mia forza, loro mi capiscono quando arrivo oggi e domani devo ripartire”. Domani, infatti, Jannik sara’ a Roma per le visite mediche presso il Coni in vista delle Olimpiadi di Parigi.  

 

 

AGI – “Sono un ragazzo normale che gioca a tennis, la mia carriera è appena iniziata, quest’anno faccio 23, ho già raggiunto degli obiettivi ma gli obiettivi non smettono mai”. Parole del numero 1 del tennis mondiale, parole del primo tennista italiano a riuscirci, parole di Jannik Sinner dalle montagne della sua Val Pusteria in Alto Adige, la terra che gli ha dato i natali e che lo visto crescere come ragazzo e talento della racchetta. Era il 18 agosto del 2018, quando Jannik Sinner, allora 17enne di belle speranze, dichiarò di avere un sogno nel cassetto: diventare il numero uno del tennis mondiale. Ecco fatto, meno di sei anni dopo eccolo in cima al ranking Atp, posto occupato dai più grandi del tennis della storia. Al ‘Sinner Day’ c’era la sua gente, la gente della Pusteria, mamma Siglinde, papa’ Hanspeter, la donna Emma e tanti amici dell’infanzia. Jannik era atterrato nel pomeriggio di ieri con un jet privato proveniente da Nizza. Accolto dalla ‘Musikkapelle’ di Sesto, la banda musicale, Sinner è arrivato in carrozza alle ore 14 davanti al municipio accolto da due ali di folla. Ad accoglierlo il sindaco di Sesto, Thomas Summerer e il presidente della Provincia di Bolzano, Arno Kompatscher. Sotto la pioggia, il tennista ha apposto la firma sul libro d’onore del Comune. Il primo saluto in dialetto sudtirolese, poi le parole del primo cittadino e del governatore. Simpatico il siparietto quando Jannik ha tenuto l’ombrello a Kompatscher mentre stava firmando il libro come aveva fatto nella semifinale del Master 1000 di Indian Wells nei confronti di una raccattapalle. Jannik è speciale non solo per come si comporta in campo, ma anche fuori, è sempre un esempio di fair play quando gioca, e anche quando perde è sempre rispettoso”, ha detto Kompatscher. I festeggiamenti si sono poi spostati allo ‘Sport Sexten’, il padiglione che lo ha visto crescere, dove erano presenti oltre 400 piccoli tennisti provenienti da diversi circoli dell’Alta Pusteria.
 

 
“Sono contento di vedere tanti ragazzi e di condividere con loro questa giornata emozionante. È sempre una bellissima emozione tornare nel posto dove ho passato tanto tempo nella mia gioventù, rivedere i miei amici, la mia famiglia – ha aggiunto il 22enne altoatesino parlando con la stampa al termine della festa -. Non sono importanti i risultati, è importante fare una scelta nella propria vita, loro sono giovani, arriverà il momento di fare una scelta e, se poi e’ la scelta giusta, ha già vinto”. Parlando del suo ‘addio’ da Sesto, Sinner ha ricordato, “era una scelta non semplice, era una scelta abbastanza difficile, non ho lasciato solo la famiglia, ma altri due sport, i miei amici anche se gli amici veri sono sempre rimasti nel mio cuore”. Presenti anche i suoi primi allenatori, Andreas Schoenegger e Heribert Mayr. Il presidente della Federazione italiana tennis, Angelo Binaghi, rivolgendosi alla comunità locale, ha detto, “Jannik sarà una formidabile occasione di crescita sociale ed economica per il paese e per il territorio, anche in Sardegna 50 anni fa abbiamo avuto un grande campione come Gigi Riva che ci ha fatto crescere e far diventare donne e uomini migliori e il vostro Gigi Riva si chiama Jannik Sinner”.
 

 
Rispondendo alle domande dei ragazzi, a quella se preferisce Leo Messi o Cristiano Ronaldo, Jannik ha risposto Messi. Fuori dall’impianto sportivo era stato allestito un tendone con maxischermo. Nel corso dell’intervista, Jannik ha parlato di Novak Djokovic e degli impegni futuri. “Ovviamente quando si è ritirato Nole e’ sempre difficile, lui è una persona molto importante nel nostro sport, si vede l’assenza di un giocatore di questo calibro – ha aggiunto l’atleta allenato da Simone Vagnozzi e Darren Cahill -. Non so come lui sta adesso, non so quali siano i suoi programmi, io guardo tanto su me stesso, e so che sta iniziando una parte importante della stagione. L’anno scorso mi ha dato la confidenza (Wimbledon, ndr) di poter giocare bene sull’erba. Il primo torneo faccio sempre fatica. Partiamo con un 500 ad Halle, ci sono degli ottimi giocatori, e speriamo di iniziare bene la stagione su erba, che poi sarà molto importante per Wimbledon”. Parlando dei genitori, Sinner ha detto, “loro mi hanno reso un ragazzo, un figlio molto naturale e questa e’ anche un po’ la mia forza, loro mi capiscono quando arrivo oggi e domani devo ripartire”. Domani, infatti, Jannik sara’ a Roma per le visite mediche presso il Coni in vista delle Olimpiadi di Parigi.  
 
 

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