• 22 Dicembre 2024 5:00

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La Fed si prepara all’ultimo taglio dell’era Biden

Dic 15, 2024

AGI -La Federal Reserve dovrebbe annunciare un taglio di un quarto di punto al tasso di prestito principale nella riunione di mercoledì, nonostante il recente aumento dell’inflazione, nell’ultima riunione della banca centrale della presidenza di Joe Biden. Si prevede che la Fed segnali un percorso più lento di tagli in futuro, per l’incertezza sull’impatto delle proposte economiche del presidente eletto Donald Trump. La riunione di martedì e mercoledì di questa settimana è l’ultima decisione della Fed sui tassi prima che Biden lasci la Casa Bianca il 20 gennaio, restituendo le chiavi al repubblicano Trump per un secondo mandato, con gli analisti si aspettano importanti cambiamenti di politica. “La Fed dovrebbe essere più graduale nell’allentamento della politica monetaria in vista delle politiche che saranno messe in atto dall’amministrazione (Trump)“, ha detto all’Afp Gregory Daco, capo economista di EY, aggiungendo di aspettarsi ancora che i decisori politici votino per un taglio dei tassi di 25 punti base questa settimana.

 

Sebbene la Fed abbia il mandato di agire indipendentemente dal Congresso per affrontare l’inflazione e la disoccupazione, deve comunque considerare gli effetti della politica fiscale del governo sulla più grande economia del mondo. Trump ha promesso di affrontare l’alto costo della vita, una delle principali preoccupazioni degli elettori che lo hanno rimandato alla Casa Bianca alle elezioni di novembre, grazie al quale ha sconfitto la vicepresidente Kamala Harris. Ma molti analisti hanno espresso preoccupazione per alcune delle sue principali iniziative politiche, in particolare le sue minacce di implementare tariffe estese sulle merci in entrata negli Stati Uniti e di deportare milioni di lavoratori clandestini.

 

“Queste due cose insieme tendono ad alimentare contemporaneamente l’inflazione e a frenare la crescita”, ha detto l’economista capo della Kpmg Diane Swonk, aggiungendo che si aspettava comunque che la Fed annunciasse un taglio dei tassi mercoledì. La Fed ha tagliato i tassi di 0,75 punti percentuali da settembre. Il cambio di atteggiamento della Fed è stato guidato dai dati: l’indicatore di inflazione preferito e’ crollato negli ultimi anni e, nonostante un recente rialzo, rimane vicino all’obiettivo del 2%. Allo stesso tempo, la crescita economica degli Stati Uniti si sta ancora dimostrando sorprendentemente solida. Il mercato del lavoro si e’ leggermente indebolito, ma rimane complessivamente resiliente. Un taglio di un quarto di punto questa settimana porterebbe il tasso di prestito chiave della Fed tra il 4,25 e il 4,50%, un punto percentuale in meno rispetto a prima che i decisori politici iniziassero a tagliare i tassi all’inizio di quest’anno.

 

Venerdì, i mercati dei futures stavano scontando una probabilità di oltre il 95% che la Fed avrebbe proceduto con un taglio di un quarto di punto. Ma il quadro per il prossimo anno sembra molto meno certo, con i mercati finanziari che stimano una possibilità di poco meno del 65% che i tassi saranno di tre quarti di punto percentuale più bassi alla fine del 2025 rispetto a oggi. Cio’ suggerirebbe altri due tagli dei tassi di un quarto di punto l’anno prossimo, oltre a quello previsto mercoledì.   Insieme alla sua decisione sui tassi, la Fed pubblicherà anche previsioni economiche aggiornate, che includeranno stime del numero di tagli dei tassi di interesse che i decisori politici si aspettano nei prossimi anni.

 

A settembre, i membri del Federal Open Market Committee (Fomc) della Fed, che stabilisce i tassi, hanno segnato una media di altri quattro tagli dei tassi di un quarto di punto nel 2025, prevedendo che il tasso di prestito di riferimento della banca sarebbe sceso tra il 3,25 e il 3,5%. Dato il leggero aumento dell’inflazione da allora, alcuni analisti ora prevedono un percorso di tagli potenzialmente più lento l’anno prossimo. In una recente nota ai clienti, gli economisti di Barclays hanno previsto che la Fed avrebbe tagliato di un quarto di punto mercoledì, ma “avrebbe segnalato un percorso dei tassi piu’ graduale in seguito” prevedendo solo due tagli dei tassi nel 2025. “Continuiamo a prevedere tagli consecutivi di 25 bp (punti base) a dicembre, gennaio e marzo, seguiti da tagli trimestrali a giugno e settembre”, hanno scritto gli economisti di Goldman Sachs in una nota agli investitori. Ma, hanno aggiunto, “i recenti commenti dei funzionari della Fed aumentano il rischio che il Fomc possa rallentare il ritmo prima, forse già dalla riunione di gennaio”. (AGI)Gin

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