• 30 Settembre 2024 13:38

Corriere NET

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La diffusione di autobus elettrici in Italia è limitata all’1,3%

Set 30, 2024

Il processo di transizione verso l’elettrico che il settore della mobilità sta vivendo non riguarda solamente alcune tipologie di veicoli, come possono essere le automobili, ma coinvolge tutti i mezzi a motori, autobus compresi. Ma come stanno andando il passaggio alla mobilità elettrica per quel che riguarda proprio gli autobus? Per quel che riguarda l’Italia, i dati non sono certo dei migliori e non è azzardato affermare che il percorso di transizione a una mobilità pubblica sostenibile, a zero emissioni, sta procedendo molto lentamente. Ciò non sorprende particolarmente, considerato che in generale il processo di transizione all’elettrico non sta andando alla velocità che in molti speravano.

Quanti autobus elettrici ci sono in Italia?

Per capire meglio quanto a rilento sta procedendo il processo di passaggio a una mobilità sostenibile vediamo un poi di numeri. Nel 2023 sulle strade italiane erano presenti 100.078 autobus di tutti i tipi di motorizzazioni, di questi solamente 1.290 erano elettrici. In termini percentuali, questo significa che solamente l’1,3% del parco autobus presente in Italia nel 2023 era composto da veicoli a emissioni zero.

Questi dati sono stati riportati dall’Osservatorio della Mobilità sostenibile di Airp (ovvero l’Associazione Italiana Ricostruttori Pneumatici) sulla base dei dati che a sua volta ha raccolto dall’ACI.

Autobus elettrici in Italia: la Liguria à la regione con il più alto numero di veicoli a zero emissioni

La diffusione degli autobus elettrici in Italia non è uguale in tutte le venti regioni: analizzando nel dettaglio i dati che sono stati diffusi, si può infatti facilmente notare che tra le varie regioni c’è una differenza (in alcuni casi anche molto grande) riguardo alla percentuale di veicoli a zero emissioni presenti nel proprio parco autobus.

Andando nel dettaglio, possiamo notare che la regione che può vantare un maggior numero di mezzi elettrici, in rapporto al numero di veicoli per il trasporto pubblico totali, è la Liguria: ben 134 autobus sui 2.473 totali che circolano per le strade liguri sono infatti elettrici. In termini percentuali, in Liguria il 5,4% degli autobus presenti è a zero emissioni.

Non stupisce quindi sapere che quella di Genova è la provincia italiana con la più alta presenza in assoluto di autobus elettrici: sono in totale 115 sul totale di 1.344. In termini percentuali questo significa l’8,6%.

Guardando questi numeri si può però notare anche come la provincia di Genova sia quella che traina l’intera regione, per quel che riguarda la mobilità pubblica a zero emissioni. Quasi la totalità degli autobus elettrici che circolano per le strade della Liguria si trovano nella provincia del suo capoluogo (se non proprio all’interno del suo capoluogo): ben 115 sul totale di 134. Questo significa che nel resto della regione, tra tutte le altre province, sono presenti appena 19 mezzi a zero emissioni.

Se da un lato possiamo quindi affermare che la Liguria è la regione che più di tutte, in termini percentuali ha puntato sugli autobus elettrici, dall’altra possiamo affermare che in questa regione c’è molta strada da fare perché, se si esclude la provincia di Genova, la situazione generale risulta essere tutt’altro che rosea per quel che riguarda la mobilità pubblica sostenibile.

Autobus elettrici in Italia: la situazione nelle altre regioni

Se volessimo fare una classifica delle regioni con, in percentuale, il maggior numero di autobus elettrici, potremmo dire che a completare il podio ci sono il Piemonte e la Lombardia. Per quel che riguarda il Piemonte, gli autobus a zero emissioni rappresentano il 3,4% del totale, in Lombardia rappresentano invece il 2,8% di quelli totali.

Scendendo invece agli ultimi posti di questa particolare graduatoria, troviamo nella stessa posizione quattro regioni: la Campania, la Calabria, le Marche e il Friuli-Venezia Giulia. In questo quattro regioni la percentuale di veicoli destinati al trasporto pubblico a zero emissioni è di appena lo 0,3%.

Ma ci sono regioni in cui la situazione è ben peggiore come la Basilicata: qui la quota di autobus elettrici non supera lo 0,1%. E poi ci sono i casi del Molise e della Valle D’Aosta: in entrambe queste regioni non c’è nemmeno un autobus elettrico.

Dando ora uno sguardo complessivo a questi dati riguardo alla situazione in Italia per quel che riguarda il trasporto pubblico a zero emissioni, risulta evidente come la maggior parte degli autobus elettrici circoli nelle strade del nord, in particolare in Liguria, Piemonte e Lombardia. Ma parlare di una spaccatura tra nord e sud non sarebbe propriamente corretto e basta dare un’occhiata ai dati di regioni come il Friuli-Venezia Giulia e la Valle D’Aosta per rendersene conto.

Quel che invece appare evidente è come in tutta Italia il processo di rinnovamente del parco autobus, come mezzi a zero emissioni, stia procedendo ancora a rilento e ci sia ancora parecchia strada da fare per portare avanti questo processo di transizione verso una mobilità più sostenibile.

Perché in Italia sono ancora così pochi gli autobus elettrici?

I motivi per cui in Italia il rinnovamento del parco autobus elettrici sta procedendo a rilento è principalmente uno: perché ciò avvenga servono investimenti importanti. Sappiamo bene come il costo iniziale di un mezzo a zero emissioni sia superiore a quello di un mezzo dotato di motore termico (questo lo possiamo facilmente vedere confrontando i prezzi degli stessi modelli di automobili ma con motore differente) e molte aziende pubbliche dei trasporti faticano a far quadrare i conti.

Non è un caso se l’età media degli autobus che circolano sulle strade italiane sia superiore di due anni alla media europea: in Italia, gli autobus che quotidianamente prendiamo hanno 14,5 anni di età, la media europea è invece di 12,5 anni di età.

Un rinnovamento generale del parco autobus da parte delle varie città, da nord a sud dello Stivale, sul lungo periodo potrebbe però dei benefici alle stesse aziende dei trasporti, oltre che all’ambiente, visto che ciò vorrebbe dire una diminuzione di CO2 nell’aria. Se è vero che il costo iniziale dei veicoli a zero emissioni è superiore a quello dei tradizionali mezzi a zero emissioni, è altrettanto vero che con il tempo si ha un risparmio, basti pensare al fatto che un pieno in elettrico costi decisamente meno di un pieno di carburante.

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