• 19 Maggio 2024 3:21

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La Commissione Ue ha approvato il Recovery Plan dell’Italia

Giu 22, 2021

AGI – La Commissione europea ha approvato il Piano nazionale di ripresa e resilienza dell’Italia. Vale 191,5 miliardi di euro, di cui 68,9 miliardi in sovvenzioni e di 122,6 miliardi in prestiti. La Commissione ha promosso il piano, che dovrà essere approvato dal Consiglio entro quattro settimana, con un punteggio di 10 A e una sola B (sui costi).

La collaborazione con la Commissione Ue sul Pnrr “è stata molto proficua” ha detto il premier Mario Draghi, in una conferenza stampa con il presidente della Commissione Ue, Ursula Von der Leyen. “Spero che sia l’alba della ripresa dell’economia italiana”. “Certamente il governo italiano e tutti noi abbiamo una responsabilità nei confronti del resto dei Paesi europei, nei confronti dei cittadini europei che pagano le tasse. Abbiamo quindi la responsabilità non solo nei confronti di noi stessi ma anche nei confronti dei cittadini dell’Europa”.

Il Pnrr italiano è ambizioso e lungimirante e permetterà di costruire un futuro migliore per l’Italia e per l’Europa e i contributi del Recovery permetteranno di “fare dell’Italia il motore della crescita in Europa” ha detto von der Leyen, “La commissione sarà vigile per assicurare che sia sfruttare tutto il potenziale di Next Generation Eu. Il vostro successo è il nostro successo, il successo dell’Italia è il successo dell’Europa. Perché un’Italia forte rende l’Europa più forte”. “Sono orgogliosa che Next Generation Eu aiuterà il popolo italiano a guardare al futuro con fiducia e ambizione. Ora è il momento di concretizzare. Saremo al vostro fianco in ogni fase del percorso per garantire che il piano sia un successo italiano ed europeo”.  “Effettuiamo sempre una valutazione molto prudente dell’impatto che il rispettivo piano nazionale di resilienza della ripresa avrà sull’economia nazionale” e “il piano italiano avrà approssimativamente un impatto dall’1,5 al 2,5 per cento del Pil e di oltre 240.000 nuovi posti di lavoro in Italia fino al 2026”.

Il Pnrr italiano, il più importante di tutto il progetto europeo di Next Generation Eu, destina, secondo la valutazione dei tecnici di Bruxelles, il 37% della spesa totale a misure a sostegno degli obiettivi climatici e il 25% alla transizione digitale. Il piano prevede investimenti per finanziare un programma di ristrutturazione su larga scala per aumentare l’efficienza energetica degli edifici. Prevede inoltre misure per promuovere l’uso di fonti energetiche rinnovabili, tra cui l’idrogeno.

Pone un accento particolare sulla riduzione delle emissioni di gas serra dei trasporti, con investimenti nella mobilità urbana sostenibile e nelle infrastrutture ferroviarie. Tra le misure a sostegno della transizione digitale dell’Italia vi sono investimenti a sostegno della digitalizzazione delle imprese e dell’espansione delle reti a banda ultra-larga e della connettività 5G.

Gli investimenti sono inoltre mirati alla digitalizzazione della pubblica amministrazione, con interventi previsti per la Pa in generale, la sanità, la giustizia e l’istruzione.

La Commissione ritiene che il piano italiano includa un’ampia serie di riforme e investimenti che si rafforzano a vicenda e che contribuiscono ad affrontare efficacemente tutte o una parte significativa delle sfide economiche e sociali delineate nelle raccomandazioni specifiche per Paese rivolte all’Italia dal Consiglio nel semestre europeo in 2019 e 2020. In particolare, il piano comprende misure per contribuire alla sostenibilità delle finanze pubbliche, aumentare la resilienza del settore sanitario, migliorare l’efficacia delle politiche attive del mercato del lavoro e migliorare i risultati dell’istruzione.

Il piano dovrebbe inoltre stimolare gli investimenti al fine di ridurre le disparità regionali, aumentare l’efficienza della pubblica amministrazione e l’efficienza del sistema giudiziario, migliorare il contesto imprenditoriale e rimuovere le barriere alla concorrenza.

Il piano italiano propone progetti in sei aree faro europee. Si tratta di progetti di investimento specifici, che affrontano questioni comuni a tutti gli Stati membri in settori che creano posti di lavoro e crescita e sono necessari per la doppia transizione. Ad esempio, l’Italia ha proposto di stanziare 12,1 miliardi di euro per l’efficienza energetica negli edifici residenziali, 32,1 miliardi di euro per la mobilità sostenibile e 13,4 miliardi di euro per sostenere la digitalizzazione delle imprese. La valutazione della Commissione rileva inoltre che nessuna delle misure incluse nel piano danneggia in modo significativo l’ambiente, in linea con i requisiti previsti dal regolamento Recovery. I sistemi di controllo posti in essere dall’Italia sono ritenuti adeguati a tutelare gli interessi finanziari dell’Unione. Il piano fornisce dettagli sufficienti su come le autorità nazionali preverranno, individueranno e correggeranno i casi di conflitto di interessi, corruzione e frode relativi all’uso dei fondi.

I soldi del Recovery dovranno essere “spesi tutti, ma soprattutto spesi bene, in maniera efficiente, efficace, ma anche con onesta’. Nelle ultime settimane abbiamo gia’ fatto importanti passi sulle riforme come quella sulla governance e sulle semplificazioni”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Mario Draghi in conferenza stampa con la presidente della commissione Ue Ursula Von Der Leyen. (AGI)Gil

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