AGI – Il dipartimento delle Finanze del ministero del Commercio cinese ha incontrato le case automobilistiche e le associazioni di settore per discutere dell’aumento dei dazi sulle importazioni di veicoli a benzina di grandi dimensioni, lanciando un avvertimento all’Unione europea mentre si avvicina la decisione sui dazi sulle auto elettriche cinesi. Lo riferisce l’agenzia Xinhua. A ottobre, il blocco voterà se adottare tariffe aggiuntive fino al 36,3% sui veicoli elettrici made in China, in aggiunta a quella standard sulle importazioni del 10%.
Martedì l’Ue ha rivisto al ribasso i dazi proposti rispetto al tasso del 37,6% stabilito a luglio, ma non è arrivata ad abbandonarli, con grande disappunto di Pechino. Il giorno successivo la Cina ha reagito annunciando di aver ampliato le indagini sui prodotti importati dall’Unione, aggiungendo un’inchiesta anti-sovvenzioni su vari prodotti a base di formaggio, latte e panna ai controlli antidumping già in corso su carne di maiale e brandy. In una dichiarazione rilasciata oggi, il ministero del Commercio ha affermato che i funzionari hanno “ascoltato le opinioni e i suggerimenti dell’industria, degli esperti e degli studiosi sull’aumento delle tariffe d’importazione delle auto a carburante con motori di grande cilindrata”.
All’incontro hanno partecipato anche rappresentanti di associazioni industriali, associazioni di ricerca e case automobilistiche. A giugno, il giornale statale Global Times, che per primo ha riferito delle indagini sulla carne di maiale e sui prodotti lattiero-caseari europei, ha anche sollevato la possibilità che la Cina aumenti i dazi sulle importazioni di auto a benzina di grossa cilindrata. Questo penalizzerebbe soprattutto la Germania. L’anno scorso, secondo i dati delle dogane cinesi, le esportazioni di veicoli con motori da 2,5 litri o piu’ in Cina hanno raggiunto un valore di 1,2 miliardi di dollari.