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La Cina impone limiti alle ore di gioco e alle spese dei minorenni

Nov 7, 2019

Nel corso dell’ultimo anno abbiamo più volte parlato della situazione videoludica in Cina. L’approvazione di nuovi videogame è stata bloccata a più riprese e le regole per pubblicare un proprio titolo nel territorio cinese sono sempre più restrittive. Ora, sembra che siano entrate in vigore nuove leggi per combattere la dipendenza da videogiochi tra i minorenni.

Nello specifico, secondo quanto riporta il South China Morning Post, queste regolamentazioni includono l’introduzione di una identificazione del nome reale (in realtà già esistente ma ora più utilizzato): questo significa che i giocatori sono costretti a registrarsi in un qualsiasi gioco con il proprio nome reale, il quale viene confrontato con un database per confermare che si tratti di un minore. Ovviamente è possibile utilizzare delle identità fasulle, ma a quanto pare la Cina promette che ci saranno controlli e update regolari per rendere il tutto sempre più difficile.


Tutti coloro i quali saranno riconosciuti in qualità di minorenni subiranno una serie di restrizioni. Per la precisione, parliamo di un’ora e mezza massima di gioco al giorno (tre ore nel weekend o nei giorni festivi). Non sarà possibile giocare tra le 22.00 e le 08.00 del mattino. Inoltre, i giocatori con meno di otto anni non potranno spendere denaro reale nei giochi. I bambini tra gli otto e i sedici anni possono spendere al massimo 200 RMB al mese (circa 25 euro) e ogni transazione non può superare i 50 RMB (circa 6 euro). Chi ha tra i 16 e i 18 anni, invece, ha un limite di 400 RMB al mese (circa 50 euro).

Inoltre, chiunque abbia un’età inferiore rispetto a quella consigliata dal sistema di classificazione ufficiale non potrà accedere al gioco. Il sistema di classificazione, in Cina, è stato introdotto solo da tempi recenti grazie a Tencent che ha creato le seguenti fasce: 6+, 12+, 16+, 18+. Non sappiamo se il governo cinese voglia utilizzare proprio questa classificazione per definire le età consigliate ma se così fosse, in linea teorica, i bambini sotto i sei anni non potranno più giocare con i videogame. Diteci, voi cosa ne pensate di questi limiti?

In Europa e in Italia non abbiamo limitazioni, se volete far giocare i più giovani, Nintendo Switch Lite è di certo un’ottima scelta.

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