AGI – Il primo drone cinese a energia solare ha effettuato il 4 settembre il suo primo test di volo. Qimingxing 50 (anche o Morning Star-50), questo il suo nome, sviluppato dall’Aviation Industry Corporation of China, è decollato sabato a Yulin, nella provincia dello Shaanxi nella Cina nord-occidentale, ed è atterrato senza intoppi dopo 26 minuti di volo, completando con successo il suo volo inaugurale con tutti i sistemi funzionanti.
Il Qimingxing-50 è il primo grande drone a utilizzare una configurazione a doppia fusoliera ed è spinto da sei motori elettrici alimentati da batterie solari: i pannelli solari sono posizionati sulle ali, che hanno una lunghezza complessiva di 50 metri. Grazie all’energia solare, il drone può rimanere in volo per molto tempo.
Qimingxing-50 è progettato per operare in quello che viene definito “near space”, quella parte dell’atmosfera terrestre ad altitudini comprese tra 20 e 100 chilometri, che comprende porzioni della stratosfera, della mesosfera e della termosfera inferiore, sopra le altitudini degli aerei di linea commerciali, ma al di sotto dei satelliti in orbita.
Sarà utilizzato come sostituto dei satelliti per la ricognizione ad alta quota, il monitoraggio degli incendi e la mappatura aerea. I servizi satellitari non sono sempre disponibili a causa del numero limitato di satelliti e degli orari relativamente fissi dei passaggi. Non solo. I servizi satellitari possono anche essere sabotati in tempo di guerra. I droni poi sono più economici.
A livello internazionale, pochi Paesi come gli Stati Uniti e il Regno Unito hanno sviluppato droni a energia solare che possono volare fino a 20 mila metri. Il record mondiale della più alta altitudine raggiunta da un drone a energia solare, 29.524 metri, è stato stabilito dall’Helios Prototype degli Stati Uniti, sviluppato dalla società tecnologica AeroVironmentInc in California, nell’agosto 2001.