AGI – L’economia cinese è cresciuta del 5,2% l’anno scorso, secondo i dati ufficiali di oggi. È uno dei dati annuali più deboli in oltre tre decenni, condizionato dalla crisi immobiliare paralizzante, dai consumi lenti e dalle turbolenze globali.
L’Ufficio Nazionale di Statistica (NBS) di Pechino ha riportato un prodotto interno lordo di 126 trilioni di yuan (17,6 trilioni di dollari).
Cresce la produzione industriale
La produzione industriale cinese è cresciuta del 6,8% su base annua a dicembre, accelerando rispetto al 6,6% del mese precedente e battendo le previsioni del mercato del 6,6%. Si è trattato della più forte espansione della produzione industriale da febbraio 2022, favorita da una robusta attività sia nel settore minerario (4,7% rispetto al 3,9% di novembre) che in quello manifatturiero (7,1% rispetto al 6,7%), nonchè da un continuo aumento della produzione legata ai servizi di pubblica utilità (7,3% rispetto al 9,9%).
Per quanto riguarda i settori, la produzione ha registrato un’accelerazione per l’estrazione e il lavaggio del carbone (5,8% vs 5,2%), l’industria estrattiva del petrolio e del gas naturale (3,5% vs 1,8%), i metalli non ferrosi (12,9% vs 10,2%), i prodotti chimici (11,0% vs 9,6%) e le attrezzature generali (4,6% vs 0,8%).
La produzione ha continuato a crescere per le macchine elettriche (10,1% vs 10,6%), i computer e le comunicazioni (9,6% vs 10,6%), le automobili (20,0% vs 20,7%), gli altri mezzi di trasporto (5,6% vs 12,7%) e il tessile (1,7% vs 2,1%).
Per l’intero anno, la produzione industriale cinese è cresciuta del 4,6% rispetto all’anno precedente.
Le vendite al dettaglio
Le vendite al dettaglio sono aumentate del 7,4% su base annua a dicembre, mancando il consenso del mercato dell’8,0% e rallentando rispetto al balzo del 10,1% di novembre. Pur segnando il 12esimo mese consecutivo di crescita del commercio al dettaglio, il dato è stato il più debole da settembre, con un rallentamento delle vendite di apparecchiature per le comunicazioni (11,0% rispetto al 16,8% di novembre) e di auto (4,0% rispetto al 14,7%).
Allo stesso tempo, le vendite sono diminuite per la cura della persona (-5,9% vs 3,5%), gli elettrodomestici (-0,1% vs 2,7%), le forniture per ufficio (-9,0% vs -8,2%) e i materiali da costruzione (-7,5% vs -10,4%). Al contrario, le vendite al dettaglio hanno accelerato per cereali e olio alimentare (5,8% vs 4,4%), abbigliamento (26,0% vs 22,0%), oro, argento e gioielli (29,4% vs 10,7%), mobili (2,3% vs 2,2%) e prodotti petroliferi (8,6% vs 7,2%).
Considerando l’intero anno, le vendite al dettaglio sono aumentate del 7,2%.