MILANO – Ore 10.40. Si rivede qualche schiarita sul fronte della disputa commerciale tra Stati Uniti e Cina. Il vice premier Liu He ha infatti confermato che sarà a Washington i prossimi 10 e 11 ottobre per riprendere il negoziato con Washington. Una notizia che ha dato una spinta ai listini di tutto il mondo, a partire dall’Asia, dove Tokyo ha concluso gli scambi i rialzo dello 0,99%. Sempre dall’Asia nella notte è arrivato lo stop da parte della Borsa di Hong Kong all’acquisto del London Stock Exchange, che controlla i mercati finanziari di Londra e Milano.
In Europa indicazioni incoraggianti arrivano anche dalla Germania, dove la produzione industriale a sorpresa è salita ad agosto dello 0,3% dopo due mesi di declino, malgrado su base annuale il calo annuale sia del 4%. Segnali che hanno rafforzato l’euro in mattinata, salito a 1,0981 dollari. I listini del Vecchio Continente procedono però in calo dopo un avvio positivo: Milano cede lo 0,35%, Francoforte lo 0,37 Londra è piatta e Francoforte arretra dello 0,38%.
In flessione lo spread: il differenziale scende a 141 punti con il rendimento del titolo decennale allo 0,84%.Tra i dati macroeconomici, frenano ad agost le vendite al dettaglio in Italia, con una diminuzione congiunturale dello 0,6% in valore e in volume. Secondo i datiu diffusi dall’Istat sono in flessione sia le vendite dei beni alimentari (-0,9% in valore e -1,0% in volume) sia quelle dei beni non alimentari (-0,3% in valore e -0,4% in volume). Su base annua, le vendite al dettaglio registrano un aumento dello 0,7% in valore e dello 0,5% in volume. Sono in crescita sia le vendite dei beni alimentari (+1,1% in valore e +0,1% in volume), sia quelle dei beni non alimentari (+0,4% in valore e +0,8% in volume).
L’ottimismo per la riapertura del dialogo tra Stati Uniti e Cina contagia anche le commodities, con il petrolio che risale dai minimi da oltre due mesi. Il Wti del Texas avanza dello 0,8% a 53,2 dollari al barile mentre il Brent cresce dello 0,7% a 58,01 dollari.