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La Bce aumenta il piano d’acquisti anti-Covid: altri 600 miliardi. Lagarde: “Crollo ecomia senza precedenti”

Giu 4, 2020

MILANO – La Bce non delude le attese di intervento sul piano d’acquisto di titoli in funzione anti-emergenza Covid: sarà ampliato di 600 miliardi per un totale di 1.350 miliardi. Esteso anche l’orizzonte del programma – il cosiddetto Pepp (pandemic emergency purchase programme) – con il termine previsto che scavalla la fine del 2020 per arrivare a tutto giugno 2021. Notizie che fanno cambiare verso ai mercati: fin lì deboli, i listini europei passano in rialzo mentre cala sensibilmente lo spread tra Btp e Bund tedeschi.

#bce espande piano anti pandemia pepp di 600 miliardi di euro a 1.350 miliardi. e “continuerà ad essere flessibile” per scongiurare rischi che compromettano “una fluida trasmissione della politica monetaria” #lagarde

— tonia mastrobuoni (@mastrobradipo) June 4, 2020

Al termine di un atteso Consiglio a Francoforte, la Banca centrale europea prende atto del peggioramento delle prospettive di inflazione a seguito della crisi economica legata alla pandemia. La presidente Christine Lagarde parla in conferenza stampa di un “crollo senza precedenti nel secondo trimestre” e di un recupero solo “tiepido”. La nuova stima di caduta dell’economia da parte della Bce si situa all’8,7% per quest’anno, una revisione di nove punti e mezzo rispetto alle ultime previsioni. Nel 2021 dovrebbe arrivare un rimbalzo del 5,2%, seguito da un +3,3% l’anno dopo. Tagliate anche le stime sull’inflazione dell’Eurozona che nel 2020 si posizionerà allo 0,3%, nel 2021 allo 0,8% mentre nel 2022 salirà all’1,3%

#lagarde recupero tiepido rispetto a crollo economia. stime pil e inflazione riviste in peggio e quadro dominato da eccezionale incertezza #bce

— tonia mastrobuoni (@mastrobradipo) June 4, 2020

Alla luce di questo choc la Bce assicura che l’estensione del programma Pepp allenterà ulteriormente la posizione monetaria dell’Eurozona, dando supporto alle condizioni di finanziamento dell’economia reale, in particolare per imprese e famiglie. Confermando l’approccio “flessibile” agli acquisti, che permette a Francoforte di tararli sul mercato anche al di là della proporzione delle quote dei singoli Paesi membri nel suo capitale (favorendo ad esempio l’Italia), l’Eurotwer ne estende dunque la scadenza e precisa che in ogni caso continuerà a condurre gli acquisti finché non riterrà conclusa la fase di crisi. Insomma, la data di fine-acquisti è mobile a seconda delle esigenze.

#bce estende piano anti pandemia di acquisti di titoli pepp da fine anno a giugno del 2021 e in ogni caso “finché giudicherà che la fase di crisi da coronavirus sarà conclusa” #lagarde

— tonia mastrobuoni (@mastrobradipo) June 4, 2020

La previsione pressoché unanime degli analisti era per un intervento di almeno 500 miliardi. L’ampiamento era ritenuto necessario anche perché a conti fatti la Bce avrebbe già sparato un terzo delle cartucce a disposizione in nemmeno due mesi di programma e sarebbe difficile arrivare in queste condizioni alla fine dell’anno.

Rep

Oltre a manovrare la cifra da spendere per l’acquisto di titoli (secondo Bloomberg, il 2020 potrebbe diventare l’anno record per gli acquisti di titoli che tra tutti i programmi attivi potrebbero arrivare a 1.600 miliardi di euro), Lagarde ha centrato un’altra attesa che riguardava l’annuncio del re-investimento dei soldi provenienti dalla scadenza dei titoli acquistati con il Pepp: si procederà in questo senso almeno fino alla fine del 2022 e comunque si anticipa una gestione del portafoglio tale da non generare interferenze rispetto alla “appropriata posizione monetaria”. Anche su questo fronte, dunque, mani libere per prossimi aggiustamenti. Il Consiglio “continua a essere pronto ad adeguare tutti i suoi strumenti, a seconda dei casi, per garantire che l’inflazione si muova verso il suo obiettivo in modo sostenuto, in linea con il suo impegno per la simmetria”.

Per quel che riguarda le altre decisioni, la Bce ha confermato i tassi ai livelli attuali e che gli acquisti netti nell’ambito del

programma di acquisto di attivi (App, il ‘vecchio’ Quantitative easing) proseguiranno al ritmo mensile di 20 miliardi di euro, insieme agli acquisti nell’ambito della dotazione temporanea aggiuntiva di 120 miliardi di euro, fino alla fine dell’anno. Il Consiglio direttivo continua ad aspettarsi che gli acquisti netti mensili durino fino a poco prima che inizi ad aumentare i tassi di interesse. Non c’è stata invece discussione – ha spiegato la governatrice – sull’acquisto di junk bond, i titoli giudicati “spazzatura”, che alcuni si attendevano.

Lagarde in conferenza ha accolto favorevolmente la proposta della commissione Ue sul Recovery Fund: “Risulta cruciale un orientamento ambizioso e coordinato delle politiche di bilancio alla luce della netta contrazione dell’economia dell’area dell’euro”, ha detto la presidente sottolineando come “gli interventi adottati dovrebbero essere di natura quanto piu’ possibile mirata e temporanea in risposta all’emergenza pandemica”.

#lagarde la #bce è sotto giursidizione della corte di giustizia ue. abbiamo preso nota di #karslruhe che si rivolge a governo e bundesbank. nostra verifica proporzionalità misure è costante.

— tonia mastrobuoni (@mastrobradipo) June 4, 2020

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