AGI – La tennista polacca Iga Swiatek, numero uno del mondo, è tornata a chiedere la parità nei montepremi per tutti i tornei dei circuiti ATP e WTA, come gia’ avviene per i 4 appuntamenti del Grande Slam. La situazione nel tennis, ha spiegato, “è migliore rispetto alla maggior parte degli altri sport, ma c’è ancora del lavoro da fare per garantire la parità di montepremi nei tornei femminili rispetto a quelli maschili”.
L’appello è stato lanciato durante la conferenza stampa in vista del suo debutto nel WTA 1000 di Madrid, dove affronterà l’austriaca Julia Grabher. L’atleta polacca, che nella sua carriera ha vinto l’Open di Francia e l’Open degli Stati Uniti, si è aggiudicata la settimana scorsa il torneo di Stoccarda (WTA 500), guadagnando poco piu’ di 100.000 euro.
Lo spagnolo Carlos Alcaraz, numero 2 del mondo, ha intascato un assegno di 475.000 euro per la sua vittoria a Barcellona (Atp 500). “Gli Slam sono già allo stesso livello, ed è una cosa positiva. Sarebbe ora importante concentrarsi sul resto dei tornei ma non voglio dire di più perché mi rendo conto che è un discorso che tocca questioni economiche e, a volte, politiche”, ha aggiunto Swiatek.
“Posso solo dire che sarebbe bello se il nostro sport, in questo senso, fosse sempre uguale, soprattutto perché facciamo praticamente lo stesso lavoro degli uomini”, ha insistito. Ammettendo che il tennis maschile può essere “più bello da vedere perché i giocatori possono fare più cose essendo fisicamente e biologicamente più forti”.
Swiatek ha sottolineato che il tennis femminile è “più coerente in termini di gioco” e che c’è “a volte più’ emozione”. Gli US Open sono stati il primo torneo del Grande Slam, nel 1973, a offrire un montepremi uguale per uomini e donne. Solo nel 2001 gli Australian Open hanno seguito questo virtuoso esempio. Nel 2007 è stato il turno di Roland Garros e Wimbledon. Sono passati 16 anni da questo traguardo ma, nei tornei ‘minori’, questa disparità è ancora presente.
AGI – La tennista polacca Iga Swiatek, numero uno del mondo, è tornata a chiedere la parità nei montepremi per tutti i tornei dei circuiti ATP e WTA, come gia’ avviene per i 4 appuntamenti del Grande Slam. La situazione nel tennis, ha spiegato, “è migliore rispetto alla maggior parte degli altri sport, ma c’è ancora del lavoro da fare per garantire la parità di montepremi nei tornei femminili rispetto a quelli maschili”.
L’appello è stato lanciato durante la conferenza stampa in vista del suo debutto nel WTA 1000 di Madrid, dove affronterà l’austriaca Julia Grabher. L’atleta polacca, che nella sua carriera ha vinto l’Open di Francia e l’Open degli Stati Uniti, si è aggiudicata la settimana scorsa il torneo di Stoccarda (WTA 500), guadagnando poco piu’ di 100.000 euro.
Lo spagnolo Carlos Alcaraz, numero 2 del mondo, ha intascato un assegno di 475.000 euro per la sua vittoria a Barcellona (Atp 500). “Gli Slam sono già allo stesso livello, ed è una cosa positiva. Sarebbe ora importante concentrarsi sul resto dei tornei ma non voglio dire di più perché mi rendo conto che è un discorso che tocca questioni economiche e, a volte, politiche”, ha aggiunto Swiatek.
“Posso solo dire che sarebbe bello se il nostro sport, in questo senso, fosse sempre uguale, soprattutto perché facciamo praticamente lo stesso lavoro degli uomini”, ha insistito. Ammettendo che il tennis maschile può essere “più bello da vedere perché i giocatori possono fare più cose essendo fisicamente e biologicamente più forti”.
Swiatek ha sottolineato che il tennis femminile è “più coerente in termini di gioco” e che c’è “a volte più’ emozione”. Gli US Open sono stati il primo torneo del Grande Slam, nel 1973, a offrire un montepremi uguale per uomini e donne. Solo nel 2001 gli Australian Open hanno seguito questo virtuoso esempio. Nel 2007 è stato il turno di Roland Garros e Wimbledon. Sono passati 16 anni da questo traguardo ma, nei tornei ‘minori’, questa disparità è ancora presente.