ACCORDO DI RICOLLOCAZIONE
Secondo quanto reso noto dal Viminale, la procedura attivata sulla base del pre-accordo raggiunto nel corso del vertice di Malta prevede la ricollocazione immediata di 60 migranti in Germania e Francia, altri cinque andranno in Portogallo e due in Irlanda. In Italia ne resteranno 21
3 novembre 2019
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Si è conclusa l’ultima odissea della “Alan Kurdi”, in navigazione per oltre una settimana al largo delle coste siciliane con 88 migranti a bordo (tra cui nove minori non accompagnati) in attesa di un “porto sicuro” indicato dall’Italia. La nave di proprietà della Ong spagnola “Sea Eye” è arrivata nel porto di Taranto, e sono in corso le operazioni di sbarco.
Secondo quanto reso noto dal Viminale, la procedura attivata sulla base del pre-accordo raggiunto nel corso del vertice di Malta prevede la ricollocazione immediata di 60 migranti in Germania e Francia, altri cinque andranno in Portogallo e due in Irlanda. In Italia ne resteranno 21. Questo è il secondo sbarco al porto di Taranto dopo quello del 16 ottobre quando a bordo della “Ocean Viking” arrivarono 176 migranti. Anche in quel caso i Paesi Ue (Francia e Germania) offrirono la disponibilità ad accogliere la maggior parte dei migranti, avviando di fatto una l’attuazione del pre-accordo di Malta.
Nelle ultime ore è entrato in acque territoriali italiane anche il mercantile italiano “Asso Trenta”, attualmente al largo di Pozzallo, in Sicilia, porto dove dovrebbe attraccare in giornata. A bordo circa 200 migranti recuperati da gommoni in difficoltà al largo di Tripoli nella notte tra l’1 e il 2 novembre scorsi. Il 30 ottobre a Pozzallo era attraccata anche la “Ocean Viking” con 104 migranti salvati il 18 ottobre.