Non capita tutti i giorni di scoprire che dietro a un falso nome c’è un pilota di Formula 1. I gestori di Daytona di Milton Keynes, a pochi km dalla sede della Red Bull Racing, avranno già visto grandi nomi transitare sulla pista, da Max Verstappen a Sergio Perez, passando dai giovani dell’Academy RB, ma non si aspettavano di imbattersi nell’enfant prodige della Mercedes, occultato da un cappello e da un’ampia felpa bianca.
Gli organizzatori della sfida sui kart non hanno temuto nulla quando un giovane è arrivato all’entrata. “C’è qualche gara con un posto libero?”, la richiesta dello sconosciuto con gli occhiali scuri. “Sì, ma prima devi fare il briefing insieme agli altri piloti per ripassare regole e bandiere”. Kimi Antonelli quelle direttive le conosce a memoria e si è presentato ai colleghi come Henry Shovlin.
Performance da n.1
“Ci serve un nome… sai, se sarai fortunato potresti finire in questa classifica qui”, gli hanno detto i responsabili della sfida, indicando il tabellone dove figurano i tempi dei competitor. L’omonimia con il direttore tecnico della Mercedes non è stata casuale, ma non ha provocato alcuna diffidenza. Antonelli è stato fatto accomodare in una sala insieme ad altri piloti prima di indossare guanti e casco. Il sostituto di Lewis Hamilton nel team con sede a Brackley si è messo in un angolo e ha seguito con attenzione il briefing.
Per l’occasione Antonelli non ha indossato un casco ufficiale e una tuta Mercedes per evitare di essere scoperto. Sulla pista britannica è sceso un diluvio e il miglior rookie della massima categoria del Motorsport ha vinto senza patemi. I gestori hanno raccontato che ha fatto il vuoto alle sue spalle. Tra lo stupore degli altri driver, dopo i giri record, qualcuno si è chiesto “Ma chi è quel ragazzo che girava tre secondi più rapido di tutti?” Sotto un casco bianco è spuntata la faccia allegra del bolognese, il più rapido su pista bagnata della storia di Daytona, con il tempo di 1’24’’500. Alex Albon, sotto la pioggia, era stato cinque secondi più lento. Dopo l’unveiling si è prestato a qualche selfie con i colleghi meravigliati per la spacconata.
Una infanzia sui kart
Il driver italiano della Mercedes è stato due volte campione europeo di kart nella categoria OK, nel 2020 e nel 2021. Proprio come il suo idolo Ayrton Senna Kimi adora l’ebrezza del pure racing sui kart. Al debutto in Formula 1 Antonelli ha scelto di utilizzare il numero 12 in onore del tre volte iridato brasiliano. Il bolognese prima di approdare sotto l’ala protettiva di Toto Wolff ha conquistato la Formula 4 ADAC, la Formula 4 italiana e i FIA Motorsport Games nella categoria Formula 4 nel 2022, la Formula Regional Middle East e la Formula Regional Europea nel 2023.
Un predestinato che, al suo primo anno in F1, ha chiuso con il settimo posto finale in classifica: con i 150 punti conquistati è diventato il debuttante con il maggior numero di punti nella stagione d’esordio della storia della categoria, battendo il precedente record di Lewis Hamilton. Si tratta di un primato numerico, dettato dal differente sistema di punteggio, anche perché l’anglocaraibico sfiorò il titolo in quell’annata da rookie su McLaren. Antonelli ha fatto vedere sprazzi di talento purissimo in alcune uscite stagionali, ma anche una inesperienza nel confronto diretto con il compagno di squadra. George Russell lo ha surclassato e ha totalizzato 319 punti, soli 104 dal campione del mondo Lando Norris.