L’Inglese è una lingua pluricentrica e infinita. Puoi dire tutto e il contrario di tutto, in maniera descrittiva, con le stesse parole o usando un intero dizionario.
E’ buffa e complicata, perché esistono mille modi per dire “scusami” e solamente uno vuol dire davvero -scusami-. Perché “to try” (verbo) vuol dire provare ma “try” vuol dire anche meta nel Rugby. Perdonate la digressione linguistica ma viene spontanea guardando il nome dell’auto di cui parliamo oggi. La Kia STINGER.
Il dibattito sui nomi delle vetture è in corso da sempre. Abbiamo assistito spesso, nella storia dell’auto, a nomi poco azzeccati o ambigui perché, appunto, tutto dipende dalla lingua e così un nome neutrale per il mercato europeo può allo stesso tempo essere offensivo per il mercato sud-americano. Quello che in Nord America significa, esempio assolutamente a caso, “bello”, magari suona simile a “scemo” per gli automobilisti nel mercato giapponese. Per questo alcuni marchi vanno sul sicuro limitandosi a sigle, numeri e lettere. C’è chi invece va per i nomi altisonanti e in cima a questa lista potremmo includere, in base ai gusti, Jensen INTERCEPTOR, Dodge CHARGER e Lamborghini Murciélago, per quest’ultima il riferimento è a un toro da corsa, come da tradizione Lamborghini, ma “murciélago” vuol dire anche pipistrello in spagnolo. In qualche lista ho visto includere la Mercury Cougar, solo che il termine Cougar è gergale, negli USA, per riferirsi a signore di una certa età in cerca di prede giovani nei locali serali (sì, davvero.)
Kia ha annunciato la STINGER. To sting, significato principale, vuol dire pungere. Stinger è anche il nome di un noto missile, il nome di un cocktail a base di Brandy e, il significato che preferisco, un colpo secco e vincente, sia in senso metaforico che letterale. “Stinger” è una battuta pungente (appunto), e alcune società di calcio usano la parola “stinger” sui social network per riferirsi a un goal di uno dei propri giocatori, magari nel caso di una “sassata” imparabile da fuori area, forse un po’ estremizzato e impreciso questo utilizzo, visto che “stinger” è anche un comune infortunio per gli atleti, infortunio che interessa generalmente la spalla che coinvolge il plesso brachiale.
Ok, basta digressioni. Parliamo dell’auto, perché la nuova berlinona Kia è un colpo deciso e potenzialmente anche un missile. Mostrata, dopo vari teaser e anticipazioni, al salone di Detroit nel 2014 come GT4 Stinger concept, la Stinger è una berlina sportiva a trazione posteriore che sarà disponibile in varie motorizzazioni, dal 2 litri turbo di partenza fino ad arrivare all’intrigante V6 3.3 litri biturbo da 365 CV e che promette 0-100 in 5,1 secondi. La Stinger sarà disponibile, in Nord America e speriamo anche in Europa in futuro, anche con trazione integrale con ripartizione sbilanciata verso il posteriore.
Kia ha lavorato molto bene negli ultimi anni, incrementando notevolmente la qualità costruttiva e l’affidabilità delle proprie auto, e con buone campagne di marketing e sponsorizzazioni. Ora, per cavalcare l’onda e migliorare ancora il fisiologico aumento di vendite e fatturato, il programma è di iniziare a costruire seriamente auto belle e divertenti, oltre che pratiche.
Le premesse sono buone, le intenzioni anche. Non solo look e prestazioni, anche attenzione ai dettagli che si trovano spesso in auto del genere, come il sistema di infotainment che presenterà, inusuale su una Kia, diagrammi e dati su cose come forza G, temperatura olio e tempi sul giro.
La Stinger è un “missile”, per adesso nel nome, appena sarà disponibile per un test drive, scopriremo se lo è anche in strada.