AGI – Ammonta a 718.240 euro l’ammenda che il Tribunale federale nazionale della Figc ha inflitto alla Juventus per la questione stipendi. Oltre all’ammenda irrogata alla società, il patteggiamento prevede una serie di multe a carico di sei dirigenti o consiglieri:
47mila euro di ammenda a Fabio Paratici,
35mila a Pavel Nedved,
32mila a Federico Cherubini,
18mila e 500 a Cesare Gabasio,
15mila a Paolo Morganti,
11mila 750 a Giovanni Manna
10mila a Stefano Braghin.
Stralciato Andrea Agnelli, va a processo il 15 giugno
Condizione per il patteggiamento della Juventus, in relazione alla manovra stipendi, è stata la rinuncia alla impugnazione della decisione della Corte Federale dello scorso 22 maggio (che ha inflitto la penalizzazione di 10 punti per le plusvalenze) e della decisione del Collegio di Garanzia del CONI dello scorso 20 aprile (sul -15). Chi non ha rinunciato è stato Andrea Agnelli, che sarà processato il 15 giugno prossimo.
“L’ex presidente della Juve – si legge nella nota del Tribunale federale nazionale – non ha voluto sottoscrivere la rinuncia al ricorso per le plusvalenze e andrà dunque a processo il 15 giugno. Tutti gli altri dirigenti ed ex dirigenti juventini hanno patteggiato”.
Motivazioni della sentenza d’appello bis
“La sanzione della penalizzazione di 10 punti in classifica da scontare nella stagione sportiva in corso, anche in un’ottica equitativa, si rivela del tutto idonea a soddisfare i criteri di afflittività, proporzionalità e ragionevolezza”. È il passo conclusivo, contenuto in 20 pagine di motivazione, con cui la Corte federale d’appello, otto giorni fa, ha sanzionato la Juventus in merito al capitolo delle plusvalenze.
Nelle motivazioni, uscite proprio nel giorno in cui il club bianconero è di fronte al Tribunale federale nazionale per la questione stipendi, si legge anche che “al fine di definire il quantum della sanzione da irrogare alla Juventus, occorre far riferimento, in un’ottica comparativa, al contributo causale di ciascuno, in ragione del ruolo rivestito nella vicenda in esame, e alle sanzioni irrogate ai quattro consiglieri operativi, tra cui il presidente della società sportiva, Andrea Agnelli.
Ne consegue che un criterio di imputazione delle relative responsabilità personali si riflette sul quantum della sanzione da irrogare al sodalizio sportivo, nei seguenti termini:
Fabio Paratici, 30 mesi di inibizione: pesano 4 punti di penalizzazione;
Andrea Agnelli, 24 mesi di inibizione: pesano 3 punti di penalizzazione, atteso il ruolo rivestito di presidente del CdA e legale rappresentante della societa’
Maurizio Arrivabene, 24 mesi di inibizione: pesano 2 punti di penalizzazione;
Federico Cherubini 16 mesi di inibizione: pesa 1 punto di penalizzazione”.
Quanto ai consiglieri non operativi (Pavel Nedved, Paolo Garimberti, Assia Grazioli- Venier, Cartlin Mary Hughes, Daniela Marilungo. Francesco Roncaglio ed Enrico Vellano) nelle motivazioni si spiega che dalla “documentazione probatoria offerta dalla Procura Federale e, comunque, dalla mole di documentazione allegata al fascicolo di causa non risulta evidenza della loro responsabilità”.
Gravina: “Con patteggiamento ritrovata la serenità”
“C’è un momento per la verifica, gli accertamenti e i giudizi ma anche uno per decidere e guardare al futuro con maggiore serenità, un momento per pensare alla progettualità, il tutto nel rispetto delle regole. Quest’ultimo atto è previsto dalle nostre norme, dal codice di giustizia sportiva, auspicabile e condiviso. Credo sia il risultato più bello per il calcio italiano l’aver trovato un momento di serenità”.Gabriele Gravina, presidente Figc, commenta così il patteggiamento della Juventus sulla manovra stipendi.
AGI – Ammonta a 718.240 euro l’ammenda che il Tribunale federale nazionale della Figc ha inflitto alla Juventus per la questione stipendi. Oltre all’ammenda irrogata alla società, il patteggiamento prevede una serie di multe a carico di sei dirigenti o consiglieri:
47mila euro di ammenda a Fabio Paratici,
35mila a Pavel Nedved,
32mila a Federico Cherubini,
18mila e 500 a Cesare Gabasio,
15mila a Paolo Morganti,
11mila 750 a Giovanni Manna
10mila a Stefano Braghin.
Stralciato Andrea Agnelli, va a processo il 15 giugno
Condizione per il patteggiamento della Juventus, in relazione alla manovra stipendi, è stata la rinuncia alla impugnazione della decisione della Corte Federale dello scorso 22 maggio (che ha inflitto la penalizzazione di 10 punti per le plusvalenze) e della decisione del Collegio di Garanzia del CONI dello scorso 20 aprile (sul -15). Chi non ha rinunciato è stato Andrea Agnelli, che sarà processato il 15 giugno prossimo.
“L’ex presidente della Juve – si legge nella nota del Tribunale federale nazionale – non ha voluto sottoscrivere la rinuncia al ricorso per le plusvalenze e andrà dunque a processo il 15 giugno. Tutti gli altri dirigenti ed ex dirigenti juventini hanno patteggiato”.
Motivazioni della sentenza d’appello bis
“La sanzione della penalizzazione di 10 punti in classifica da scontare nella stagione sportiva in corso, anche in un’ottica equitativa, si rivela del tutto idonea a soddisfare i criteri di afflittività, proporzionalità e ragionevolezza”. È il passo conclusivo, contenuto in 20 pagine di motivazione, con cui la Corte federale d’appello, otto giorni fa, ha sanzionato la Juventus in merito al capitolo delle plusvalenze.
Nelle motivazioni, uscite proprio nel giorno in cui il club bianconero è di fronte al Tribunale federale nazionale per la questione stipendi, si legge anche che “al fine di definire il quantum della sanzione da irrogare alla Juventus, occorre far riferimento, in un’ottica comparativa, al contributo causale di ciascuno, in ragione del ruolo rivestito nella vicenda in esame, e alle sanzioni irrogate ai quattro consiglieri operativi, tra cui il presidente della società sportiva, Andrea Agnelli.
Ne consegue che un criterio di imputazione delle relative responsabilità personali si riflette sul quantum della sanzione da irrogare al sodalizio sportivo, nei seguenti termini:
Fabio Paratici, 30 mesi di inibizione: pesano 4 punti di penalizzazione;
Andrea Agnelli, 24 mesi di inibizione: pesano 3 punti di penalizzazione, atteso il ruolo rivestito di presidente del CdA e legale rappresentante della societa’
Maurizio Arrivabene, 24 mesi di inibizione: pesano 2 punti di penalizzazione;
Federico Cherubini 16 mesi di inibizione: pesa 1 punto di penalizzazione”.
Quanto ai consiglieri non operativi (Pavel Nedved, Paolo Garimberti, Assia Grazioli- Venier, Cartlin Mary Hughes, Daniela Marilungo. Francesco Roncaglio ed Enrico Vellano) nelle motivazioni si spiega che dalla “documentazione probatoria offerta dalla Procura Federale e, comunque, dalla mole di documentazione allegata al fascicolo di causa non risulta evidenza della loro responsabilità”.
Gravina: “Con patteggiamento ritrovata la serenità”
“C’è un momento per la verifica, gli accertamenti e i giudizi ma anche uno per decidere e guardare al futuro con maggiore serenità, un momento per pensare alla progettualità, il tutto nel rispetto delle regole. Quest’ultimo atto è previsto dalle nostre norme, dal codice di giustizia sportiva, auspicabile e condiviso. Credo sia il risultato più bello per il calcio italiano l’aver trovato un momento di serenità”.Gabriele Gravina, presidente Figc, commenta così il patteggiamento della Juventus sulla manovra stipendi.