Bastava aver seguito l’attenta regia del Quirinale che ha fatto di tutto per non far dimettere Paolo Gentiloni affinch sia formalmente a capo di un “Governo governante” anche dopo il 4 marzo qualora sia complessa la creazione del nuovo Esecutivo. Ma al presidente Ue, Jean Claude Juncker, dev’essere sfuggito. Cos come gli sfuggita la dichiarazione sui timori per un prossimo Governo non operativo. La correzione tardiva non ha certo recuperato il danno fatto in Borsa. Sui mercati le parole sono fatti (speech act, atti di parole, direbbero i linguisti). Il leader Ue sa benissimo che ha il compito di evitare interventi a gamba tesa sulle questioni politiche nazionali. Si vede che Juncker ieri, alle 14.36, si considerava in stand by. Non operativo.
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