AGI – È di bronzo l’Italia della 4×100 stile libero maschile alle Olimpiadi di Parigi, oro agli Stati Uniti e argento all’Australia. Alessandro Miressi, Thomas Ceccon, Paolo Conte Bonin e Manuel Frigo hanno nuotato in 3:10.70, dietro a Usa (3:09.28) e Australia (3:10.35).
“La squadra è molto coesa, i ragazzi sono splendidi”. Sono le parole del direttore tecnico dell’Italnuoto, Cesare Butini parlando del bronzo olimpico conquistato dalla staffetta 4×100 stile libero maschile.
“È una medaglia diversa dall’argento di Tokyo ma l’ingresso del 2002 (Conte Bonin, ndr) ci fa ben sperare per la staffetta del futuro”, ha aggiunto Butini che poi sulla prestazione individuale di Thomas Ceccon ha precisato, “è strepitosa, ci fa ben sperare per domani”.
“Si poteva giocare per il secondo posto? Si, sicuramente, ma non siamo arrivati tutti e quattro in super-forma, non è sempre facile arrivare tutti a puntino con l’appuntamento”: cosi’ Thomas Ceccon parlando nella zona interviste de ‘
‘ di Parigi dopo aver conquistato la medaglia di bronzo nella staffetta 4×100 stile libero assieme ad Alessandro Miressi, Paolo Conte Bonin e Manuel Frigo.
“Gli altri (compagni di squadra, ndr) secondo me sono un po’ troppo mosci”, ha aggiunto il 23enne veneto, “stiamo parlando di una medaglia olimpica che è importantissima. Bisogna lasciare stare il tempo, l’importante è la medaglia”.
“Sono entrato per la prima volta in acqua, non ho rotto il ghiaccio come avrei voluto, devo un attimo resettarmi – ha commentato Miressi -. Il bronzo per il movimento è tanta roba, ci siamo riconfermati sul podio olimpico, quest’anno era una gara più difficile rispetto a Tokyo, siamo stati tutti e quattro bravi”.
Poi una constatazione rispondendo alla domanda se sarebbe stato meglio nuotare la batteria del mattino. “A questo punto dico di si’ – aggiunte il nuotatore azzurri -. Avrei preferito nuotare in batteria, magari sbagliare al mattino e capire cosa fare in finale. Io rispetto le scelte tecniche dei dirigenti, non posso scegliere io la staffetta, avevo detto che sarebbe stato meglio nuotare anche al mattino ma mi hanno detto di fare la finale: ho rispettato le loro scelte”.
AGI – È di bronzo l’Italia della 4×100 stile libero maschile alle Olimpiadi di Parigi, oro agli Stati Uniti e argento all’Australia. Alessandro Miressi, Thomas Ceccon, Paolo Conte Bonin e Manuel Frigo hanno nuotato in 3:10.70, dietro a Usa (3:09.28) e Australia (3:10.35).
“La squadra è molto coesa, i ragazzi sono splendidi”. Sono le parole del direttore tecnico dell’Italnuoto, Cesare Butini parlando del bronzo olimpico conquistato dalla staffetta 4×100 stile libero maschile.
“È una medaglia diversa dall’argento di Tokyo ma l’ingresso del 2002 (Conte Bonin, ndr) ci fa ben sperare per la staffetta del futuro”, ha aggiunto Butini che poi sulla prestazione individuale di Thomas Ceccon ha precisato, “è strepitosa, ci fa ben sperare per domani”.
“Si poteva giocare per il secondo posto? Si, sicuramente, ma non siamo arrivati tutti e quattro in super-forma, non è sempre facile arrivare tutti a puntino con l’appuntamento”: cosi’ Thomas Ceccon parlando nella zona interviste de ‘
‘ di Parigi dopo aver conquistato la medaglia di bronzo nella staffetta 4×100 stile libero assieme ad Alessandro Miressi, Paolo Conte Bonin e Manuel Frigo.
“Gli altri (compagni di squadra, ndr) secondo me sono un po’ troppo mosci”, ha aggiunto il 23enne veneto, “stiamo parlando di una medaglia olimpica che è importantissima. Bisogna lasciare stare il tempo, l’importante è la medaglia”.
“Sono entrato per la prima volta in acqua, non ho rotto il ghiaccio come avrei voluto, devo un attimo resettarmi – ha commentato Miressi -. Il bronzo per il movimento è tanta roba, ci siamo riconfermati sul podio olimpico, quest’anno era una gara più difficile rispetto a Tokyo, siamo stati tutti e quattro bravi”.
Poi una constatazione rispondendo alla domanda se sarebbe stato meglio nuotare la batteria del mattino. “A questo punto dico di si’ – aggiunte il nuotatore azzurri -. Avrei preferito nuotare in batteria, magari sbagliare al mattino e capire cosa fare in finale. Io rispetto le scelte tecniche dei dirigenti, non posso scegliere io la staffetta, avevo detto che sarebbe stato meglio nuotare anche al mattino ma mi hanno detto di fare la finale: ho rispettato le loro scelte”.