• 19 Maggio 2024 3:56

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Italia-Belgio, radiografia di due squadre agli estremi

Lug 2, 2021

AGI – Dentro lo scontro di stasera tra Italia e Belgio, valido per i quarti di finale Euro2020, c’è anche la sfida tra due squadre con identità agli estremi che si rivelano con una radiografia calcistica. Da una parte c’è un’Italia giovane e frizzante caratterizzata da giocatori tecnici e di media statura, dall’altra un Belgio avanti con gli anni, che si appoggia sull’esperienza e sulla fisicità dei suoi giocatori, soprattutto tra la mediana e la difesa.

La squadra disegnata dal ct Mancini con un processo di rinnovamento è giovane e può contare su un’età media di 27 anni, alzata solo dai senatori azzurri in difesa: il portiere Sirigu (34 anni) e i difensori Bonucci e Chiellini che hanno rispettivamente spento 34 e 36 candeline. I Diavoli Rossi invece sono la rosa più anziana della competizione continentale con un’età media di 30 anni, frutto di ben nove calciatori oltre questa soglia tra i quali la batteria dei tre difensori titolari e l’esterno napoletano Mertens.

Uno squilibrio che si lega anche alle competizioni internazionali e all’esperienza con la Nazionale: cinque belgi sono sopra le 100 presenze, con Lukaku a quota 98 destinato ad aggiungersi alla lista della vecchia guardia. Tra gli Azzurri invece gli unici superstiti della passata generazione sono Chiellini e Bonucci che in due sommano 217 gettoni, a seguire il più presente è Immobile con 50. Ma la sfida di stasera all’Allianz Stadium non è solo dettata dall’età ma anche dalla conformazione fisica e atletica delle due selezioni in campo. Gli Azzurri, soprattutto a centrocampo, si affidano a una mediana tascabile dotata buone qualità tecniche e grande dinamismo: Verratti è alto 1,65, Barella 1,72, solo Jorginho raggiunge 1,80.

Davanti, con l’eccezione del prestante Immobile (1,85 mt) c’è l’ala napoletana Insigne con 1,63 e dall’altro lato Chiesa con 1,75. Tutt’altra storia in casa belga dove in difesa dominano i colossi Vertonghen (1,89), Alderweireld (1,87) e Vermaelen (1,83) e a centrocampo i calciatori sono ben piazzati: a parte Tielemans (1.76) ci sono Witsel (1.86) e De Bruyne (1.82) dotati di grande forza fisica. Davanti, neanche a dirlo, c’è la punta di peso Lukaku: ‘Big Rom’ può contare su 1,91 di altezza e 93 chili di muscoli che abbinati a una grande velocità lo hanno reso un incubo per i difensori di serie A nel campionato da poco concluso.

L’Italia punta tutto su atletismo e rapidità individuale per far ballare la difesa belga: finora nel torneo l’Italia ha corso 452 chilometri contro i 407 degli avversari. In cima alla classifica c’è il metronomo Jorginho che ha percorso oltre 46 km in 4 partite, dietro di lui Spinazzola e Meunier, le due frecce di fascia, con circa 34 km. Il terzino della Roma sale al primo posto per quanto riguarda invece la velocità: ha toccato punte di 34 chilometri orari, inseguito da Chiesa con 33 e da Di Lorenzo con 32. Dall’altro lato il primo a comparire nella classifica è il difensore Vertonghen nonostante l’età, un dato che la dice lunga sulla capacità di ‘strappare’ della formazione belga.  

Infine c’è il fattore gioco: a Monaco scendono in campo stasera due Nazionali caratterizzate da un gioco propositivo, fatto di tagli, verticalizzazioni e prolifiche produzioni offensive. Con l’Italia che abbandonato lo stereotipo catenacciaro e si è rivelata, fino a questo momento, più propositiva dei Diavoli Rossi. A livello di gol segnati a Euro2020 la spuntano gli Azzurri con 9 gol contro gli 8 del Belgio. Reti frutto rispettivamente di 23 e 17 tiri nello specchio della porta, con l’Italia spesso imprecisa, 41 tiri fuori contro i loro 15.

Per quanto riguarda invece il baricentro medio nel corso dell’Europeo l’Italia è a 53,4 metri, il Belgio a 50,5 metri, segnale di una maggiore invasione della metà campo avversaria. Per quanto riguarda lo stazionamento offensivo la Nazionale di Mancini nelle prime 4 partite non è mai scesa sotto il 53%, cioè è sempre stata più nella metà campo nemica che nelle propria. Il Belgio invece per tre volte su quattro è rimasto più dal suo lato.

AGI – Dentro lo scontro di stasera tra Italia e Belgio, valido per i quarti di finale Euro2020, c’è anche la sfida tra due squadre con identità agli estremi che si rivelano con una radiografia calcistica. Da una parte c’è un’Italia giovane e frizzante caratterizzata da giocatori tecnici e di media statura, dall’altra un Belgio avanti con gli anni, che si appoggia sull’esperienza e sulla fisicità dei suoi giocatori, soprattutto tra la mediana e la difesa.
La squadra disegnata dal ct Mancini con un processo di rinnovamento è giovane e può contare su un’età media di 27 anni, alzata solo dai senatori azzurri in difesa: il portiere Sirigu (34 anni) e i difensori Bonucci e Chiellini che hanno rispettivamente spento 34 e 36 candeline. I Diavoli Rossi invece sono la rosa più anziana della competizione continentale con un’età media di 30 anni, frutto di ben nove calciatori oltre questa soglia tra i quali la batteria dei tre difensori titolari e l’esterno napoletano Mertens.
Uno squilibrio che si lega anche alle competizioni internazionali e all’esperienza con la Nazionale: cinque belgi sono sopra le 100 presenze, con Lukaku a quota 98 destinato ad aggiungersi alla lista della vecchia guardia. Tra gli Azzurri invece gli unici superstiti della passata generazione sono Chiellini e Bonucci che in due sommano 217 gettoni, a seguire il più presente è Immobile con 50. Ma la sfida di stasera all’Allianz Stadium non è solo dettata dall’età ma anche dalla conformazione fisica e atletica delle due selezioni in campo. Gli Azzurri, soprattutto a centrocampo, si affidano a una mediana tascabile dotata buone qualità tecniche e grande dinamismo: Verratti è alto 1,65, Barella 1,72, solo Jorginho raggiunge 1,80.
Davanti, con l’eccezione del prestante Immobile (1,85 mt) c’è l’ala napoletana Insigne con 1,63 e dall’altro lato Chiesa con 1,75. Tutt’altra storia in casa belga dove in difesa dominano i colossi Vertonghen (1,89), Alderweireld (1,87) e Vermaelen (1,83) e a centrocampo i calciatori sono ben piazzati: a parte Tielemans (1.76) ci sono Witsel (1.86) e De Bruyne (1.82) dotati di grande forza fisica. Davanti, neanche a dirlo, c’è la punta di peso Lukaku: ‘Big Rom’ può contare su 1,91 di altezza e 93 chili di muscoli che abbinati a una grande velocità lo hanno reso un incubo per i difensori di serie A nel campionato da poco concluso.
L’Italia punta tutto su atletismo e rapidità individuale per far ballare la difesa belga: finora nel torneo l’Italia ha corso 452 chilometri contro i 407 degli avversari. In cima alla classifica c’è il metronomo Jorginho che ha percorso oltre 46 km in 4 partite, dietro di lui Spinazzola e Meunier, le due frecce di fascia, con circa 34 km. Il terzino della Roma sale al primo posto per quanto riguarda invece la velocità: ha toccato punte di 34 chilometri orari, inseguito da Chiesa con 33 e da Di Lorenzo con 32. Dall’altro lato il primo a comparire nella classifica è il difensore Vertonghen nonostante l’età, un dato che la dice lunga sulla capacità di ‘strappare’ della formazione belga.  
Infine c’è il fattore gioco: a Monaco scendono in campo stasera due Nazionali caratterizzate da un gioco propositivo, fatto di tagli, verticalizzazioni e prolifiche produzioni offensive. Con l’Italia che abbandonato lo stereotipo catenacciaro e si è rivelata, fino a questo momento, più propositiva dei Diavoli Rossi. A livello di gol segnati a Euro2020 la spuntano gli Azzurri con 9 gol contro gli 8 del Belgio. Reti frutto rispettivamente di 23 e 17 tiri nello specchio della porta, con l’Italia spesso imprecisa, 41 tiri fuori contro i loro 15.
Per quanto riguarda invece il baricentro medio nel corso dell’Europeo l’Italia è a 53,4 metri, il Belgio a 50,5 metri, segnale di una maggiore invasione della metà campo avversaria. Per quanto riguarda lo stazionamento offensivo la Nazionale di Mancini nelle prime 4 partite non è mai scesa sotto il 53%, cioè è sempre stata più nella metà campo nemica che nelle propria. Il Belgio invece per tre volte su quattro è rimasto più dal suo lato.

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