il calendario
É a geometria variabile il calendario stilato dall’Osservatorio nazionale sulla salute nelle regioni italiane sulle date plausibili da cui si azzereranno i nuovi casi di positività al coronavirus
di Nicoletta Cottone
21 aprile 2020
3′ di lettura
Lo stop al coronavirus? Non prima di fine giugno in Lombardia e Marche, il 12 maggio nel Lazio, il 21 maggio in Veneto. Immediato, il 21 aprile, in Basilicata e Umbria. In Emilia-Romagna e Toscana non prima della fine di maggio. É a geometria variabile il calendario stilato dall’Osservatorio nazionale sulla salute nelle regioni italiane – progetto dell’Università cattolica del Sacro Cuore – sulle date plausibili da cui si azzereranno i nuovi casi di positività al coronavirus. Il covid-19, secondo i dati del 20 aprile forniti dalla Protezione civile, in Italia ha colpito 181.228 persone: sono 108.237 gli attualmente positivi, 48.877 i guariti e 24.114 i morti. Le ferite maggiori al Nord del Paese
Virus meno aggressivo in alcune zone
Il territorio italiano è stato, infatti, esposto all’epidemia in modo diverso: in alcune zone il virus ha corso ad alta velocità, con terapie intensive allo stremo e migliaia di morti, in altre è stato meno aggressivo. Dunque i tempi di azzeramento dei contagivariano a seconda dell’esposizione all’epidemia registrata nella regione. L’analisi è stata effettuata con l’obiettivo «di individuare, non la data esatta, ma la data prima della quale è poco verosimile attendersi l’azzeramento dei nuovi contagi» e si basa sui dati messi a disposizione dalla Protezione Civile dal 24 febbraio al 17 aprile.
Attenzione a non riportare indietro le lancette della pandemia
Secondo gli esperti dell’osservatorio – coordinato da Walter Ricciardi e da Alessandro Solipaca – le proiezioni effettuate «evidenziano che l’epidemia si sta riducendo con estrema lentezza». I dati suggeriscono, scrivono dall’osservatorio, «che il passaggio alla così detta “fase 2” dovrebbe avvenire in maniera graduale e con tempi diversi da Regione a Regione». Una eccessiva anticipazione della fine del lockdown potrebbe «riportare indietro le lancette della pandemia» e vanificare gli sforzi e i sacrifici sin ora effettuati.
Lombardia e Marche ultime a contagio zero
Nelle proiezioni elaborate dall’Osservatorio, Lombardia e Marche saranno le ultime ad avere contagi zero, perchè l’epidemia sta diminuendo molto lentamente. Umbria e Basilicata invece le prime (nei dati della protezione civile del 20 aprile in Basilicata nessun nuovo caso, in Umbria uno). Zero contagi in Piemonte il 21 maggio, in Valle d’Aosta il 13 maggio. In Veneto il 21 maggio, in Friuli Venezia Giulia il 19 maggio, in Liguria il 14 maggio, in Emilia Romagna il 29 maggio, in Toscana il 30 maggio, in Umbria il 21 aprile, come in Basilicata. Nelle Marche il 27 giugno, nel Lazio il 12 maggio, in Abruzzo qualche giorno prima, il 7 maggio. In Molise il 26 aprile, in Campania il 9 maggio, in Puglia due giorni prima, il 7 maggio. In Calabria il 1° maggio, in Sicilia il 30 aprile, in Sardegna il 29 aprile.
A Bolzano trend in calo con lentezza
A Bolzano il 26 maggio, a Trento dieci giorni prima, il 16 maggio. Bolzano dovrebbe avvicinarsi all’azzeramento dei contagi dal 26 maggio, nonostante il numero di contagi osservati complessivamente sia basso in valore assoluto (29 casi il 18 aprile), tuttavia, spiegano all’Osservatorio, il trend dei nuovi casi sta scendendo con particolare lentezza. «In questo momento – ha spiegato Solipaca – è quanto mai necessario fornire una valutazione sulla gradualità e l’evoluzione dei contagi, al fine di dare ilsupporto necessario alle importantiscelte politiche dei prossimi giorni».