MILANO – Dicembre negativo per il mercato del lavoro. Dopo due mesi di crescita, nel finale dell’anno gli occupati sono scesi di 75 mila unità, mettendo a segno la flessione più marcata da febbraio 2016. I numeri, diffusi ogg dall’Istat, evidenziano un forte calo dei dipendenti permanenti (-75 mila), a fronte di un meno marcato aumento di quelli a termine (+17 mila), che toccano così il record di 3 milioni e 123 mila. In calo invece i cosiddetti indipendenti (-16 mila), cioè imprenditori, liberi professionisti e lavoratori autonomi, che registrano il dato più basso (5 milioni e 255 mila) dal 1977, cioè dall”inizio delle serie storiche dell’istituto.
Sempre in giornata sono arrivati anche i dati diffusi da Eurostat, con il, tasso disoccupazione sceso
dal 7,5% di novembre al 7,4%, il livello più basso registrato dal maggio 2008. Nei 28 Paesi Ue il risultato di dicembre (6,2%) è addirittura il più basso dal gennaio 2000. Resta invece elevato il livello di disoccupazione giovanile che nell’Eurozona a dicembre si è attestato al 15,3%. In questo contesto l’Italia è risultata terza con una quota del 28,9% alle spalle della Grecia (35,6%) e della Spagna (30%).