MILANO – L’Italia del lavoro si avvicinava alla crisi del coronavirus con numeri stabili. E’ la fotografia, già sbiadita per effetto dell’emergenza sanitaria ed economica che risponde al nome di Covid-19, che l’Istat ha scattato sull’occupazione dello scorso febbraio.
Un mese nel quale l’occupazione si è mantenuta stabile al 58,9%: il risultato dell’aumento lieve registrato tra le donne (+0,1%, pari a +12mila), i dipendenti a termine (+14mila) e, in misura più consistente, i giovani tra i 15 e i 24 anni (+35mila) e del calo tra gli uomini (-0,2% pari a -22mila), i dipendenti permanenti (-20mila), gli indipendenti (-4mila) e gli over35 (-44mila).
Nel complesso si sono registrati -10.000 occupati rispetto a gennaio, mentre i disoccupati sono scesi di 18.000 unità e il tasso di disoccupazione è risultato in calo al 9,7%. Il numero degli inattivi aumenta lievemente a fronte di un tasso di attività che resta invariato al 34,5%. Rispetto a febbraio 2019 l’occupazione cala di 6.000 unità e la disoccupazione diminuisce di 206.000 unità.Dati che, come ha ricordato l’Istat, fanno per l’appunto riferimento alla fase immediatamente precedente l’emergenza sanitaria legata al Covid-19.
Sempre a febbraio sono aumentati gli occupati tra i 15 e i 24 anni, con 35.000 al lavoro in più rispetto a gennaio ma il tasso di disoccupazione resta stabile al 29,6%. Diminuiscono infatti gli inattivi in questa fascia di età (-0,9 punti su gennaio pari a 50.000 inattivi in meno). Rispetto a febbraio 2019 gli occupati in più sono 62.000.