AGI – Un forte disappunto per l’interruzione del servizio di navigazione dal 23 al 28 dicembre sulla tratta Termoli- Isole Tremiti è stato espresso dalla sindaca delle isole, Annalisa Lisci, che ricorda da novembre a oggi il servizio è staro sospeso per circa 20 giorni.
“Questo disservizio – denuncia la sindaca – mette in discussione la garanzia della continuità territoriale, fondamentale per l’erogazione dei servizi alla comunità locale. Le problematiche che il Comune di Isole Tremiti si è trovata ad affrontare sono di una gravità tale che addirittura sul territorio è venuta a mancare l’approvvigionamento di beni indispensabili quali beni primari fondamentali per la salute della cittadinanza. Voglio mettere in evidenza che la garanzia della continuità territoriale viene spesso messa in discussione credo anche dalle caratteristiche tecniche dei mezzi di navigazione che con condizioni climatiche non particolarmente avverse procedono a sospendere il servizio. Il comparto dei servizi di trasporto marittimo tra Termoli e le isole Tremiti rappresenta storicamente una variabile essenziale di una economia insulare che ad essa lega la sua stessa sopravvivenza e la stessa possibilità di una vita dignitosa sotto il profilo sociale e sicura sotto il profilo sanitario, visto che il trasporto da noi è una condizione della stessa risposta sanitaria. Quello che si sta vivendo in questi giorni con l’assenza di controllo sulla gestione della continuità non fa che evidenziare l’obsolescenza di un sistema che sembra aver perso il contatto con le reali esigenze dell’isola”.
Per la prima cittadina “questo rappresenta un campanello d’allarme per chiunque tenga a cuore le sorti di questa terra. La continuità territoriale dovrebbe essere sempre garantita, magari assicurandola con servizi potenziati dal punto di vista strutturale che permettano di garantire un quotidiano collegamento con le Isole Tremiti. Tutto questo permetterebbe anche agli operatori locali di programmare le loro attività. È tempo che le istituzioni si facciano carico di questa responsabilità, trovando soluzioni concrete che rispondano alle esigenze di una terra e una collettività che non può e non deve rimanere isolata, né fisicamente né politicamente”.