#Apple avrebbe licenziato un proprio dipendente a seguito del video pubblicato su #Youtube dalla figlia di quest’ultimo, Brooke Amelia Peterson, che ha mostrato in anteprima un hands-on di iPhone X[VIDEO]. L’ingegnere – vincolato a un accordo di non divulgazione – ha lavorato presso Cupertino per circa quattro anni e contribuito alla realizzazione dei circuiti wireless e a radiofrequenza dello smartphone. Tim Cook e i dirigenti dell’azienda non hanno ancora risposto alle domande inoltrate dalla stampa circa la conferma dell’effettivo licenziamento dell’impiegato, che comunque sarebbe motivato dalla violazione delle restrizioni del contratto.
Non è la prima volta che le immagini d’un iPhone[VIDEO] escono dal campus di Cupertino: in passato sono stati addirittura trovati degli smartphone dimenticati dai dipendenti. Questa volta, però, il video della ragazza – che su YouTube è stato subito ripreso dalla stampa specialistica – è diventato virale, prima che Apple riuscisse a chiederne la rimozione. Il danno è stato tanto più grave perché nel filmato comparirebbero dei nomi in codice di prodotti che l’azienda non ha ancora annunciato ufficialmente, oltre al codice QR personale di Peterson.
Pre-ordine e uscita di iPhone X in Italia
Nel frattempo, #Iphone X è pre-ordinabile anche nel nostro Paese a partire da 1.189,00 € in argento o grigio siderale nella variante da 64Gb di memoria interna oppure a 1.359€ in quella da 256 Gb sul negozio virtuale di Apple.
La consegna e l’uscita dello smartphone presso gli Apple Store e i distributori autorizzati sono previste dal prossimo 3 novembre. Nonostante le polemiche suscitate [VIDEO] dal nuovo modello è probabile che rivedremo le tipiche code che caratterizzano l’arrivo degli ultimi dispositivi di Cupertino.
Face ID e rumor sull’accuratezza in iPhone X
Uno degli aspetti più controversi dell’uscita di iPhone X riguarda l’accuratezza del sistema di sblocco dello smartphone: Apple, annunciando il Face ID, ha alimentato delle indiscrezioni per cui la qualità delle immagini sarebbe stata ridotta per immettere un numero maggiore d’unità sul mercato. La notizia è stata prontamente smentita da Cupertino, alla vigilia dei pre-ordini, perché gli ingegneri avrebbero soltanto velocizzato il riconoscimento facciale durante i test del meccanismo — riportandolo a un livello qualitativo superiore una volta ultimate le prove.