Gli iPhone si sono dimostrati meno affidabili degli smartphone Android nel secondo trimestre del 2016. Una svolta storica secondo Blancco Technology Group (BTG), società che si occupa di assistenza per aziende in tutto il mondo. Già nel primo trimestre dell’anno si era notato come Android stesse migliorando, ma con questa rilevazione BTG rileva uno storico sorpasso.
Blancco basa la propria analisi sui dati ottenuti tramite l’applicazioneMobile Diagnostics, uno strumento che la società mette a disposizione dei propri clienti. L’app analizza il telefono alla ricerca di possibili problemi e delle relative soluzioni, idealmente riducendo il bisogno di ricorrere a un intervento tecnico.
Ebbene, nel periodo preso in considerazione per la prima volta gli iPhone hanno avuto un fail rate del 58%, oltre il doppio del 25% fatto segnare nel Q1 2016. Il modello più problematico è l’iPhone 6 (29%), seguito da iPhone 6s (23%) e iPhone 6s Plus (14%). Tra le possibili spiegazioni, Blancco cita le versioni di iOS 9.3.1 e 9.3.2.
Guardando al mondo Android, il fail rate è del 35%. Ancora una volta il marchio che dà maggiori problemi è Samsung (26%), seguito da Lenovo (17%), LeTV (17%), Motorola (11%) e Asus (7%). I cinque modelli peggiori citati da Blancco sono tutti prodotti economici di LeTV (oggi LeEco) e Lenovo.
Da ricordare che almeno in parte questi numeri riflettono la diffusione sul mercato di queste aziende. Similmente, la distribuzione geografica dei problemi ricalca almeno parzialmente quella dei marchi: non sorprende quindi che Apple abbia più iPhone problematici in USA – dove è fortissima – che altrove. Il report di Blancco tuttavia suggerisce che questo è vero solo in parte, come indicherebbe un’analisi di TrendForce: secondo tale documento Samsung è ancora regina delle vendite, eppure iOS ha avuto un fail rate maggiore.
“Un’altra spiegazione riguardo al minor numero di rotture dei device Android”, si legge sul documento di BTG, “è che gli utenti Android in America del Nord e Asia potrebbero essere più esperti in tecnologia e capire come ottimizzare le prestazioni dei loro dispositivi meglio degli utenti iOS”. È senz’altro possibile ma è anche un luogo comune, e un po’ stride in un documento che dovrebbe essere un’analisi tecnica.
Quanto al tipo di problemi rilevati su iOS, nella maggior parte dei casi (65%) si tratta di applicazioni che vanno in crash – un problema che tra l’altro chiama in causa anche chi ha fatto l’applicazione stessa. Abbiamo poi problemi con il Wi-Fi (in particolare con iOS 9.3), relativi al dispositivo in sé, dati mobili e ricezione del segnale. Le applicazioni che vanno in crash più di frequente sono Snapchat, Instagram, Facebook, Facebook Messenger, Google e Pinterest – sicuramente tra le applicazioni più diffuse in assoluto.
In ambito Android, invece, danno problemi la fotocamera e la ricarica della batteria (entrambi al 10%), il touchscreen (7%), l’altoparlante e il microfono. Quanto alle app problematiche, nel mondo Android hanno dato più problemi Google Play Services, Google Contact Sync, la rubrica degli indirizzi, Photos, TouchWiz Home (Samsung), il launcher, Google Play Store e altro.
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