• 18 Novembre 2024 1:51

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Internazionali di Roma, Jarry piega Paul e sfida in finale Zverev

Mag 18, 2024

AGI – Sarà Nicolas Jarry a sfidare domenica il tedesco Alexander Zverev nella finale del singolo maschile degli Internazionali d’Italia. Il tennista cileno, testa di serie numero 21, ha piegato nella seconda semifinale lo statunitense Tommy Paul, 14esima forza del seeding, per 6-3 6-7(3) 6-3, dopo due ore e 45 minuti di gioco. 

Qualche ora prima, Zverev si era sbarazzato con grande fatica 1-6 7-6(4) 6-2 di Alejandro Tabilo, forse la vera sorpresa di questo torneo pazzo, segnato da ritiri e clamorose eliminazioni dei vari big. Il 26enne, nato in Canada da genitori cileni, si era presentato in campo in abito da fenomeno e nel primo set aveva dominato l’avversario, n.5 del mondo e 3 del tabellone, con accelerazioni improvvise e profonde alternate a palle corte micidiali. Nel secondo set ha avuto la grande occasione sul 3-3 per strappare il servizio al tedesco, poi ha ceduto al tie break 7-4. Nel terzo e decisivo set, il n.32 del mondo (29 del tabellone) è crollato lasciando il campo in modo netto al piu’ esperto e solido Zverev che ha conquistato cosi’ dopo sette anni di nuovo la finale a Roma, dove vinse nel 2017.

 

Per Zverev  – che è diventato il tennista tedesco con piu’ finali in questa categoria di tornei insieme al mito Boris Becker – si tratta dell’undicesima finale in un Masters 1000. “E’ stata la partita piu’ difficile, devo dare atto a Tabilo che ha giocato meglio di me i primi due set. Io sono stato li’ fino al tie break e sono riuscito a ribaltare il match. Sono felicissimo di essere in finale”, ha commentato a fine match il tedesco al microfono di Diego Nargiso a caldo, facendo così professione d’umilta’. Zverev ha quindi confermato il suo amore per la “città Eterna” e per un pubblico che lo ha sempre sostenuto.

 

 

Piu’ tardi in conferenza stampa e’ tornato a parlare del match con Tabilo: “Non ho giocato bene, ma e’ stato lui il motivo per cui non ho giocato bene. Colpiva la palla molto forte e poi ha fatto un sacco di dropshot – ha spiegato – ha giocato in modo estremamente aggressivo e non mi ha lasciato giocare. Devo riconoscergli il merito di non avermi permesso di fare il mio gioco. Sono stato contento di aver resistito nel secondo set – ha aggiunto – e penso che anche nel secondo set abbia giocato meglio di me. Ma ho tenuto duro. Nel tie-break e’ cambiato qualcosa poi l’inerzia della partita e’ cambiata in mio favore. Ovviamente sono felice di aver di averla vinta nel terzo set”. In conferenza il tedesco e’ tornato anche a parlare del suo rapporto con i tifosi di Roma. “L’Italia e’ uno dei tre paesi in cui direi che ricevo il maggior sostegno. Mi sento davvero italiano quando gioco qui – ha spiegato – ricevo cosi’ tanto supporto, cosi’ tanto amore, cosi’ tanta energia dal pubblico. Sempre, anche oggi. Di solito il pubblico vuole sempre che lo sfavorito faccia bene, che lo sfavorito vinca – ha aggiunto – eppure anche oggi ho sentito che mi sostenevano davvero cosi’ tanto. Questo mi ha aiutato. Lo apprezzo molto”. “Gli italiani sono un pubblico folle, e questo mi piace – ha aggiunto – adoro l’energia. Mi piace quando sono rumorosi. E quando fanno il tifo per te, e’ ancora meglio. Non sostituirei Jannik nel loro cuore – ha concluso – ma forse per questa settimana, se possono fare il tifo per me, ne sono felice”. 

 

AGI – Sarà Nicolas Jarry a sfidare domenica il tedesco Alexander Zverev nella finale del singolo maschile degli Internazionali d’Italia. Il tennista cileno, testa di serie numero 21, ha piegato nella seconda semifinale lo statunitense Tommy Paul, 14esima forza del seeding, per 6-3 6-7(3) 6-3, dopo due ore e 45 minuti di gioco. 
Qualche ora prima, Zverev si era sbarazzato con grande fatica 1-6 7-6(4) 6-2 di Alejandro Tabilo, forse la vera sorpresa di questo torneo pazzo, segnato da ritiri e clamorose eliminazioni dei vari big. Il 26enne, nato in Canada da genitori cileni, si era presentato in campo in abito da fenomeno e nel primo set aveva dominato l’avversario, n.5 del mondo e 3 del tabellone, con accelerazioni improvvise e profonde alternate a palle corte micidiali. Nel secondo set ha avuto la grande occasione sul 3-3 per strappare il servizio al tedesco, poi ha ceduto al tie break 7-4. Nel terzo e decisivo set, il n.32 del mondo (29 del tabellone) è crollato lasciando il campo in modo netto al piu’ esperto e solido Zverev che ha conquistato cosi’ dopo sette anni di nuovo la finale a Roma, dove vinse nel 2017.
 
Per Zverev  – che è diventato il tennista tedesco con piu’ finali in questa categoria di tornei insieme al mito Boris Becker – si tratta dell’undicesima finale in un Masters 1000. “E’ stata la partita piu’ difficile, devo dare atto a Tabilo che ha giocato meglio di me i primi due set. Io sono stato li’ fino al tie break e sono riuscito a ribaltare il match. Sono felicissimo di essere in finale”, ha commentato a fine match il tedesco al microfono di Diego Nargiso a caldo, facendo così professione d’umilta’. Zverev ha quindi confermato il suo amore per la “città Eterna” e per un pubblico che lo ha sempre sostenuto.
 

 
Piu’ tardi in conferenza stampa e’ tornato a parlare del match con Tabilo: “Non ho giocato bene, ma e’ stato lui il motivo per cui non ho giocato bene. Colpiva la palla molto forte e poi ha fatto un sacco di dropshot – ha spiegato – ha giocato in modo estremamente aggressivo e non mi ha lasciato giocare. Devo riconoscergli il merito di non avermi permesso di fare il mio gioco. Sono stato contento di aver resistito nel secondo set – ha aggiunto – e penso che anche nel secondo set abbia giocato meglio di me. Ma ho tenuto duro. Nel tie-break e’ cambiato qualcosa poi l’inerzia della partita e’ cambiata in mio favore. Ovviamente sono felice di aver di averla vinta nel terzo set”. In conferenza il tedesco e’ tornato anche a parlare del suo rapporto con i tifosi di Roma. “L’Italia e’ uno dei tre paesi in cui direi che ricevo il maggior sostegno. Mi sento davvero italiano quando gioco qui – ha spiegato – ricevo cosi’ tanto supporto, cosi’ tanto amore, cosi’ tanta energia dal pubblico. Sempre, anche oggi. Di solito il pubblico vuole sempre che lo sfavorito faccia bene, che lo sfavorito vinca – ha aggiunto – eppure anche oggi ho sentito che mi sostenevano davvero cosi’ tanto. Questo mi ha aiutato. Lo apprezzo molto”. “Gli italiani sono un pubblico folle, e questo mi piace – ha aggiunto – adoro l’energia. Mi piace quando sono rumorosi. E quando fanno il tifo per te, e’ ancora meglio. Non sostituirei Jannik nel loro cuore – ha concluso – ma forse per questa settimana, se possono fare il tifo per me, ne sono felice”. 
 

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