• 18 Novembre 2024 1:38

Corriere NET

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Internazionali di Roma, Errani e Paolini in finale nel doppio per realizzare un sogno

Mag 18, 2024

AGI – Per tutta la durata del torneo hanno mangiato nello stesso ristorante. “Per scaramanzia”, spiegano. Perche’ oggi alle 13 Sara Errani e Jasmine Paolini proveranno a dare un titolo all’Italia in questa pazza edizione degli Internazionali (e chissa’ che non diventi un doppio titolo, con Simone Bolelli e Andrea Vavassori che a partire dalle 12 giocano la semifinale). Per Errani e’ la quarta finale a Roma, a 12 anni da quella vinta con Roberta Vinci e dal titolo sfiorato sempre con lei, nel 2013 e nel 2014.

 

Per Paolini, che considera “un onore” giocare con la tennista romagnola (lei la ricambia con un “quanto e’ brava e quanto tira forte” Jasmine) come ha detto nell’intervista a bordo campo prima di fare gli auguri al suo coach, l’ex tennista Renzo Furlan e’ la prima volta. Le due, in un campo Centrale dove mai si era visto tanto pubblico per una semifinale femminile (ma qualche soddisfazione tricolore in questa strana edizione puo’ arrivare solo dai doppi) hanno liquidato in fretta, in appena un’ora le statunitensi Dolheide e Krawczyk che si sono dovute accontentare di tre games e hanno fatto di tutto, a suon di errori gratuiti per non regalare al pubblico un match di livello. 

 

 

Ma le due azzurre che in finale sfideranno Coco Gauff e Erin Routliffe, che hanno sconfitto 6-3 7-6 le cinesi Xinyu Wang e Saisai Zheng, non ci stanno alla lettura delle avversarie scarse, emersa in conferenza stampa: “Le due americane sono una buona coppia, hanno ottenuto grandi risultati ed erano le numero 8 del tabellone – ha precisato Errani – pero’ noi ci eravamo parlato prima di entrare in campo, decidendo cosa fare”. Jasmine, 28 anni e 1,63 di altezza a fondo a correre, tirare e piazzare, Sara, 37 anni e 1,64 di altezza col suo tocco magico a rete e qualche lob ben dosato da fondo per spostare le avversarie, e la coppia americana e’ andata in confusione.

 

Le due, che hanno cominciato a giocare insieme dalla scorsa stagione, sono molto affiatate e non per niente hanno gia’ vinto due titoli (Linz 2024 e Monastir 2023), e in questa stagione vantano anche una semifinale 1000 a Miami. Ora proveranno a mettere i loro nomi nell’albo d’oro degli Internazionali d’Italia, continuando anche la loro corsa verso le Olimpiadi di Parigi. Puntano alla qualificazione e la capitana di Billie Jean King Cup Tathiana Garbin (che oggi ricevera’ la Racchetta d’oro) ha fatto sapere che intanto hanno gia’ prenotato le stanze. Intanto sono la nona coppia tutta azzurra in finale in doppio femminile. Prima di Errani e Vinci, infatti, ci erano arrivate Rosetta Gagliardi-Anna Luzzatti (campionesse nel 1931), Nicla Migliori-Vittoria Tonolli (finaliste nel 1952), Silvana Lazzarino-Lea Pericoli (finaliste nel 1962, 1963, 1964, 1965, 1967), Sandra Cecchini-Raffaella Reggi (vincitrici nel 1985); Patrizia Murgo-Barbara Romano’ (finaliste nel 1985), Laura Garrone-Laura Golarsa (finaliste nel 1990), Tathiana Garbin-Roberta Vinci (finaliste nel 2007). 

 

AGI – Per tutta la durata del torneo hanno mangiato nello stesso ristorante. “Per scaramanzia”, spiegano. Perche’ oggi alle 13 Sara Errani e Jasmine Paolini proveranno a dare un titolo all’Italia in questa pazza edizione degli Internazionali (e chissa’ che non diventi un doppio titolo, con Simone Bolelli e Andrea Vavassori che a partire dalle 12 giocano la semifinale). Per Errani e’ la quarta finale a Roma, a 12 anni da quella vinta con Roberta Vinci e dal titolo sfiorato sempre con lei, nel 2013 e nel 2014.
 
Per Paolini, che considera “un onore” giocare con la tennista romagnola (lei la ricambia con un “quanto e’ brava e quanto tira forte” Jasmine) come ha detto nell’intervista a bordo campo prima di fare gli auguri al suo coach, l’ex tennista Renzo Furlan e’ la prima volta. Le due, in un campo Centrale dove mai si era visto tanto pubblico per una semifinale femminile (ma qualche soddisfazione tricolore in questa strana edizione puo’ arrivare solo dai doppi) hanno liquidato in fretta, in appena un’ora le statunitensi Dolheide e Krawczyk che si sono dovute accontentare di tre games e hanno fatto di tutto, a suon di errori gratuiti per non regalare al pubblico un match di livello. 
 

 
Ma le due azzurre che in finale sfideranno Coco Gauff e Erin Routliffe, che hanno sconfitto 6-3 7-6 le cinesi Xinyu Wang e Saisai Zheng, non ci stanno alla lettura delle avversarie scarse, emersa in conferenza stampa: “Le due americane sono una buona coppia, hanno ottenuto grandi risultati ed erano le numero 8 del tabellone – ha precisato Errani – pero’ noi ci eravamo parlato prima di entrare in campo, decidendo cosa fare”. Jasmine, 28 anni e 1,63 di altezza a fondo a correre, tirare e piazzare, Sara, 37 anni e 1,64 di altezza col suo tocco magico a rete e qualche lob ben dosato da fondo per spostare le avversarie, e la coppia americana e’ andata in confusione.
 
Le due, che hanno cominciato a giocare insieme dalla scorsa stagione, sono molto affiatate e non per niente hanno gia’ vinto due titoli (Linz 2024 e Monastir 2023), e in questa stagione vantano anche una semifinale 1000 a Miami. Ora proveranno a mettere i loro nomi nell’albo d’oro degli Internazionali d’Italia, continuando anche la loro corsa verso le Olimpiadi di Parigi. Puntano alla qualificazione e la capitana di Billie Jean King Cup Tathiana Garbin (che oggi ricevera’ la Racchetta d’oro) ha fatto sapere che intanto hanno gia’ prenotato le stanze. Intanto sono la nona coppia tutta azzurra in finale in doppio femminile. Prima di Errani e Vinci, infatti, ci erano arrivate Rosetta Gagliardi-Anna Luzzatti (campionesse nel 1931), Nicla Migliori-Vittoria Tonolli (finaliste nel 1952), Silvana Lazzarino-Lea Pericoli (finaliste nel 1962, 1963, 1964, 1965, 1967), Sandra Cecchini-Raffaella Reggi (vincitrici nel 1985); Patrizia Murgo-Barbara Romano’ (finaliste nel 1985), Laura Garrone-Laura Golarsa (finaliste nel 1990), Tathiana Garbin-Roberta Vinci (finaliste nel 2007). 
 

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