Intel continua a lavorare sodo per mettere una pezza alle vulnerabilità Spectre e Meltdown. In particolare l’azienda ha avuto qualche problema nel creare soluzioni di mitigazione per la prima, ed è stata costretta a richiamare i precedenti update per l’insorgere di un inconsueto tasso di riavvii dei sistemi.
Dopo aver iniziato a distribuire nelle scorse settimane un fix per alcune piattaforme Skylake ai partner e clienti OEM, Intel ha annunciato di aver messo a punto aggiornamenti del microcode per le piattaforme Kaby Lake e Coffee Lake, “più ulteriori piattaforme Skylake”.
La patch, se così possiamo chiamarla, raggiungerà gli utenti nelle prossime settimane principalmente “tramite gli aggiornamenti firmware degli OEM“, dice Intel, anche se è possibile aggiornare il microcode da Windows, nel caso servisse. Ulteriori dettagli sullo stato di sviluppo delle mitigazioni per le varie piattaforme si trovano in questo PDF.
Secondo il documento, l’update del microcode progettato per le piattaforme Broadwell e Haswell è ancora in beta. Inoltre anche se l’azienda non ha indicato tutti i prodotti Ivy Bridge come candidati a ricevere l’aggiornamento, sembra che una mitigazione sia in fase di pre-beta o beta per alcune di quelle CPU. Per quanto riguarda la famiglia di chip Sandy Bridge, dovrebbero arrivare correttivi nei prossimi mesi – al momento si parla di beta.
L’azienda sta persino lavorando sulle più vecchie architetture Core, come quelle che condividono l’architettura Nehalem – Bloomfield, Clarksfield, Clarkdale, Gulftown e Lynnfield – per cui sono previsti interventi, anche se per ora si parla di “pianificazione” o al massimo di pre-beta.
Con questo update Intel copre tre generazioni di processori Core – sesta, settima e ottava – più i processori Core X (Skylake-X e Kaby Lake-X). Il nuovo microcode interessa inoltre le ultime piattaforme server Xeon Scalable e Xeon D.
“Siamo consapevoli del fatto che, in alcuni casi, esistono diverse tecniche di mitigazione disponibili che possono fornire protezione contro questi exploit. Tra queste c’è Retpoline, una tecnica di mitigazione sviluppata da Google per la variante 2″, scrive Intel nel suo comunicato, facendo intendere di aver adottato questa soluzione per i propri update.
Tra le schede madre Z370 meno costose per le CPU Intel di ottava generazione c’è questa soluzione di Gigabyte.