• 10 Novembre 2024 22:02

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Intel, chipset serie 100 con supporto Optane per i portatili

Gen 12, 2017

Il debutto delle nuove CPU Intel Kaby Lake in ambito desktop è stato poco entusiasmante per appassionati e addetti ai lavori. Come abbiamo visto nella nostra recensione, i processori offrono miglioramenti marginali rispetto a Skylake e la nuova piattaforma basata sui chipset della serie 200 non offre novità degne di nota, se non più linee HSIO, in particolare con il chipset H270.

Parallelamente alle soluzioni desktop, Intel ha presentato diverse soluzioni per il settore mobile, accompagnate anch’esse da nuovi chipset. In questo caso però la casa di Santa Clara non è passata alla serie 200, ma ha deciso di rimanere ancorata alla serie 100.

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Dai modelli HM170 e QM170 si è infatti passati ai chipset HM175 e QM175, praticamente identici ai predecessori. La differenza tra le due proposte sembra ridursi alla dicitura “Optane Memory Ready“, il supporto alla nuova tecnologia di memoria (3D XPoint) cosviluppata da Intel e Micron e attesa al debutto entro l’anno.

Ed è proprio sulla compatibilità con Optane in ambito desktop che si registra un po’ di polemica. Intel afferma che il supporto a Optane richiede la rimappatura del controller PCIe del chipset. Alcuni però ritengono che la scelta di non supportare Optane sulle motherboard con chipset della serie 100 sia semplicemente commerciale, volta a giustificare l’immissione di nuove motherboard sul mercato.

Le soluzioni Optane usano la connessione M.2 e il protocollo NVMe, proprio come gli SSD più recenti e prestanti, e per questo in tanti credono che non vi sia una vera ragione tecnica per cui una piattaforma che abbia il connettore M.2 e supporti il protocollo NVMe non debba poter usare Optane. Sono moltissime le motherboard con chipset della serie 100 che rispondono a questo identikit.

Leggi anche: 3D XPoint: guida al futuro della memoria

La scelta di Intel di vincolare il supporto alle soluzioni Optane in ambito desktop ai chipset della serie 200, in particolare lo Z270, è vista da molti come una limitazione artificiosa dei driver RST. Che sia vero o meno, registriamo che Intel sta estendendo il supporto alla nuova memoria ad alcune piattaforme specifiche, in particolare ai chipset mobile HM175 e QM175 e al CM238 per processori mobile Xeon. È scritto in una nota a piè pagina sul proprio sito.

Chissà se in un prossimo futuro arriveranno buone notizie anche per le piattaforme desktop con chipset della serie 100/C230. Nell’attesa, sembra che gli appassionati possano dormire sonni tranquilli. Le prime soluzioni Optane dovrebbero essere unità da 16 e 32 GB che fungeranno da cache per i dati degli hard disk. Nelle intenzioni di Intel le unità Optane archivieranno i dati a cui si accede con maggiore frequenza, al fine di accelerare le prestazioni.

Insomma, non andranno a fare concorrenza diretta agli SSD, almeno non nel primo momento. Una scelta i cui effetti andranno valutati, in quanto le tecnologie di caching negli anni passati si sono dimostrate piuttosto inefficaci, ma che denota allo stesso tempo quanto i piani iniziali di Intel siano cambiati con lo sviluppo di Optane, ancora lontano dalle promesse iniziali.

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