AGI – Si indaga sulla morte del diciottenne schiacciato da una lastra di ferro in un’azienda del Veneziano presso cui stava facendo uno stage, ma intanto divampano le polemiche sull’alternanza scuola-lavoro.
Quello avvenuto alla Bc Service di Noventa di Piave è infatti il terzo incidente mortale quest’anno, dopo il 18enne colpito da una putrella a gennaio in provincia di Udine e il 16enne deceduto in un incidente stradale a febbraio nel Fermano.
L’azienda metallurgica è stata posta sotto sequestro e il rapporto stilato dai carabinieri di San Donà di Piave verrà inoltrato alla procura di Venezia. Il ragazzo, Giuliano de Seta, sarebbe stato investito sugli arti inferiori da una pesante lastra di ferro scivolata da un cavalletto ed è morto in ospedale dopo il soccorso degli operai dello stabilimento e poi dei medici del Suem.
Il 18enne, residente a Ceggia, sempre nel Veneziano, frequentava la quinta all’istituto tecnico “Da Vinci” di Portogruaro e aveva iniziato lo stage in base al progetto di alternanza scuola-lavoro per ottenere i crediti necessari per la tesi di diploma di Elettronica ed Elettrotecnica. Lo stage era iniziato il 5 settembre e si sarebbe dovuto concludere sabato prossimo.
Carabinieri e tecnici dello Spisal, il servizio per la sicurezza per la prevenzione e la sicurezza negli ambienti di lavoro, stanno cercando di delineare un quadro piu’ chiaro dell’accaduto ascoltando i vari dipendenti che si trovavano nello stabilimento. Nel frattempo l’area è stata messa sotto sequestro. “Quello che è accaduto è una tragedia che lascia attoniti – ha commentato la ministra per le Pari opportunità e la famiglia, Elena Bonetti -. Dobbiamo garantire più sicurezza nei contesti lavorativi ed educativi, e altrettanto dobbiamo continuare a investire in una scuola che sappia aiutare i giovani a entrare nel mondo del lavoro”.
“E’ una tragedia inaccettabile, un monito a non abbassare la guardia sulla sicurezza”, ha affermato il segretario generale di Uil Veneto, Roberto Toi’go. “Finchè non ci sarà una svolta, finchè non sarà fatto tutto ciò che è possibile per contrastare i tantissimi infortuni (spesso letali) che colpiscono quotidianamente lavoratori maturi ed esperti”, hanno scritto in una nota la segretaria generale Cgil Veneto, Tiziana Basso, e il segretario generale Cgil Venezia, Ugo Agiollo, “far correre inutili rischi ai ragazzi che frequentano le nostre scuole è inaccettabile e irresponsabile”.
A Roma si è tenuto un flash mob della Rete degli Studenti Medi davanti al ministero dell’Istruzione per chiedere di dare seguito all’impegno a riformare i Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento. Un invito a evitare “strumentalizzazioni” su questa vicenda è stato lanciato dall’assessore della regione Veneto all’Istruzione, Elena Donazzan.
“Ho parlato con la dirigente scolastica per esprimere la vicinanza della Regione del Veneto alla comunità scolastica”, ha riferito, sottolineando che il Da Vinci di Portogruaro è “tra i migliori in Veneto nei percorsi formativi legati al territorio e al mondo produttivo, con una tradizione lunga fin dagli anni 90”.
Giuliano era uno studente modello e anche uno sportivo, avendo praticato calcio, pallavolo e atletica leggera. Sconvolti il papà di Giuliano, Enzo De Seta, la mamma Antonella Biasi, e il fratellino Gabriele, di 10 anni. “Per me il mondo è finito”, ha detto a caldo il papà che ha ricevuto una telefonata di cordoglio dal ministro della Pubblica istruzione, Patrizio Bianchi. I genitori del 18enne lo scorso anno erano rimasti feriti in grave incidente automobilistico sulla Bologna-Padova e la mamma era stata ricoverata a lungo in ospedale.