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Buco da 70 milioni di euro: Palermo nei guai

Nov 18, 2017

di Tullio Calzone

sabato 18 novembre 2017 17:09

I guai del Palermo non finiscono mai e l’autunno di Zamparini alla guida del club rosanero dopo 14 anni è sempre più prossimo a un vero e proprio disastro. Mentre Tedino, con il primato conquistato in classifica e difeso in Serie B, tiene in rotta la nave evitando collisioni almeno in campo e ricostruendo un futuro dignitoso, nuove nubi minacciose si addensano sulla società. La voragine che è stata scoperchiata dalle forze dell’ordine è un precipizio dal quale il club difficilmente potrebbe avere ritorno. Anche se le nuove norme sui fallimenti in corso di campionato potrebbero preservare almeno il titolo sportivo e conservare la categoria, come è avvenuto, ad esempio, per Lanciano, Pescara e Foggia negli ultimi anni. Ma serviranno questa volta soci solidi e non immaginari pronti a rilevare, eventualmente, il club e a investirci sopra onorando molto probabilmente anche debiti pregressi.

CONTESTAZIONE – Ma, intanto, cosa contesta la Procura di Palermo nell’istanza di fallimento avanzata a carico del club rosanero? All’istanza sono state allegate le informative depositate dal nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza e la consulenza dell’esperto di bilanci Alessandro Colasi. Il buco di bilancio della società di Zamparini sarebbe di oltre 70 milioni di euro. Le indagini sono condotte dalla Guardia di Finanza e coordinate dal procuratore di Palermo Francesco Lo Voi, dal procuratore aggiunto Salvo De Luca e dai pm Francesca Dessì e Andrea Fusco. L’istanza di fallimento, come informa dettagliatamente l’Ansa, nasce dal procedimento penale aperto l’estate scorsa a carico, tra gli altri, dal presidente rosanero Maurizio Zamparini in cui venivano ipotizzati i reati di falso in bilancio, appropriazione indebita, riciclaggio e autoriciclaggio. Sotto inchiesta anche il figlio, Paolo Diego Zamparini, i due vertici della società anonima lussemburghese Alyssa, Luc Mathias Jos Mari Braun, presidente del Cda, e Jean-Marie Servais Poos, belga, consigliere e amministratore delegato. E ancora il commercialista lombardo Anastasio Morosi, Alessandra Bonometti, segretaria del gruppo Zamparini negli uffici di Vergiate, dove le società del presidente del Palermo hanno sede, Domenico Scarfò e Rossano Ruggeri. L’indagine avrebbe svelato il reato stato dei conti della società del Palermo calcio e portato all’istanza di fallimento già depositata al tribunale fallimentare

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