• 23 Settembre 2024 0:35

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Incentivi: novità in arrivo per svecchiare il parco auto

Set 10, 2023

I dati parlano chiaro: il parco circolante in Italia ha un’età media piuttosto alta (al di sopra della media europea, anche se non è la più elevata) e non ci sono segnali che possano far pensare a una repentina inversione di tendenza.

Una situazione allarmante, non solo per il mercato automobilistico: le emissioni di anidrite carbonica delle auto influiscono impattano in maniera piuttosto significativa sulla capacità del nostro Paese di raggiungere gli obiettivi di abbattimento delle emissioni inquinanti fissati dalla Comunità Europea. Un parco circolante più giovane permetterebbe quindi di raggiungere più facilmente gli obiettivi green prefissi.

Anche per questo motivo, il Governo si prepara a rilanciare gli incentivi per chi acquista un’auto nuova rottamandone una più vecchia e inquinante. Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha infatti annunciato una manovra in questa direzione, senza però specificarne la portata e dove verranno reperite le risorse necessarie a finanziarla.

Incentivi auto 2024: il piano del Governo

Intervenuto nel corso di un question time alla Camera dei Deputati nei giorni scorsi, il ministro Urso ha descritto a grandi linee il piano che il Governo Meloni intende attuare per velocizzare lo svecchiamento del parco circolante del nostro Paese.

L’obiettivo, ha spiegato il ministro nel corso del suo intervento, è quello di incentivare l’acquisto di un’auto a basse emissioni da parte dei possessori di un veicolo pre-Euro 4. Come ha sottolineato il ministro Urso, in Italia ci sono ancora oltre 11 milioni di veicoli Euro 0, Euro 1, Euro 2 ed Euro 3. Insomma, auto molto vecchie che andrebbero rottamate una volta per tutte.

L’obiettivo dell’Esecutivo guidato da Giorgia Meloni è duplice. Da un lato, come detto in precedenza, si vuole svecchiare il parco circolante garantendo incentivi alla rottamazione di auto pre-Euro 4. Dall’altro, invece, si punta anche a incentivare la produzione di auto in Italia. Come sottolineato da Urso nel corso della sua risposta al question time, l’80% degli ecoincentivi auto del passato sono stati utilizzati per acquistare auto prodotte all’estero. Il nuovo intervento, invece, vorrebbe sostenere anche il settore automotive italiano, che (indotto compreso) dà lavoro a diverse centinaia di migliaia di persone.

Da dove arrivano i soldi per gli incentivi auto del Governo Meloni

Il piano che il Governo Meloni vorrebbe mettere in pratica, dunque, è piuttosto ambizioso. Si vuole non solo incentivare l’acquisto di auto nuove da parte di milioni di italiani, ma anche “favorire” quei marchi che hanno impianti produttivi nel nostro Paese.

Resta da capire, però, quale potrebbe essere l’attuazione pratica di questo piano. Il Ministro Urso ha solamente declinato i caratteri generali di un intervento di ampio respiro, che potenzialmente interessa milioni di italiani e oltre 11 milioni di veicoli.

Alcune ipotesi circolate nei giorni passati prevedono una sostanziale revisione del precedente schema di incentivazione, pensato principalmente per agevolare l’acquisto di auto ibride o elettriche. Il Governo, che più volte ha mostrato la propria contrarietà alla completa transizione verso l’elettrico (quanto meno nel breve e brevissimo termine), vorrebbe dirottare i fondi rimasti inutilizzati verso il capitolo di spesa dedicato all’acquisto di veicoli Euro 6, andato invece esaurito da diversi mesi.

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