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Incentivi mobilità 2021: bonus e rottamazione

Dic 9, 2020

Il tema delle emissioni di CO2 da parte delle automobili è diventato sempre più importante e discusso nell’arco degli ultimi 10 anni; inizialmente demonizzati come tra i più importanti elementi inquinanti dell’era moderna, i produttori di auto si sono impegnati a realizzare motori sempre più efficienti, in grado di ridurre in modo sensibile le emissioni di CO2 nell’ambiente, o addirittura di azzerarle nel caso delle auto dotate di motori elettrici.

A partire da settembre 2018, anche in seguito allo scandalo ‘dieselgate’ che ha coinvolto nomi importanti del settore automotive, è stata introdotta una nuova metodologia di test che permette di sapere in anticipo le emissioni di CO2 di ogni auto con qualunque tipologia di motore installato: si chiama Worldwide Harmonized Light Vehicles Test Procedure, più comunemente chiamato ciclo WLTP. Questo test è molto più accurato e simile a un utilizzo reale rispetto al precedente test utilizzato per testare le emissioni di CO2 delle auto, pertanto i risultati ottenuti sono molto più vicini alla realtà delle emissioni delle auto che guidiamo.

Entro il 2021 è previsto un ulteriore giro di vite nei confronti delle emissioni di CO2 da parte delle auto, obbligando tutti i produttori a realizzare auto che non emettano più di 95 g di CO2 per chilometro percorso; entro il 2030, questo dato dovrà scendere sotto i 59 g di CO2 per chilometro percorso. Per tutte queste ragioni è importante rinnovare il parco auto mondiale, sostenendo una mobilità più pulita, anche se ad oggi per molti è ancora difficile farlo a causa dei costi proibitivi delle auto più ‘green’. Per accelerare questo ricambio, in tanti paesi del mondo sono stati messi a punto dei programmi di incentivi fiscali, e in Italia ad oggi abbiamo ben due programmi attivi: gli incentivi previsti dal Decreto Rilancio del 2020, e l’Ecobonus Statale firmato nel 2019.


Gli incentivi di DL Rilancio e DL Agosto

Il 2020 ha rallentato l’economia di tanti settori, e quello automotive non fa eccezione, nonostante i tentativi del Governo di supportare il mercato tramite gli incentivi sull’acquisto di auto con il Dl Rilancio, poi integrati dal Dl Agosto. Le previsioni di spesa sono state sottostimate in alcune delle fasce, al punto che i 100 milioni stanziati quest’anno per l’acquisto di auto con emissioni di CO2 comprese tra 91 e 110 g/km sono terminati in soli 10 giorni a settembre.

Secondo le stime governative, questa fascia di acquisto avrebbe dovuto corrispondere a un quarto del totale, ma si è rivelata essere di oltre il 40% – con il risultato che i fondi sono esauriti subito, e chi era interessato ad acquistare un’auto in quella fascia ha quasi sicuramente rinunciato. In altre categorie però i soldi sono avanzati, come in quella per le auto che emettono fino a 60 g/km di CO2, dove è rimasto un tesoretto abbastanza consistente, senza la possibilità di ridestinare i fondi su un’altra fascia. Anche i fondi stanziati per la fascia intermedia (150 milioni di euro), quella per i veicoli con emissioni di CO2 comprese tra 61 e 90 g/km, si sono esauriti prima del previsto – lo scorso 6 novembre.

Limiti di emissioni Tipologia Validità del bonus
0-20 g/km CO2 Elettriche 1/8 – 31/12/2020
21-60 g/km CO2 Ibride plug-in 1/8 – 31/12/2020
61-90 g/km CO2 Euro 6 1/8 – 31/12/2020
91-110 g/km CO2 Euro 6 1/8 – 31/12/2020

Nonostante gli incentivi fossero previsti fino al 31 dicembre 2020, è assai probabile che i soldi stanziati nella fascia delle auto più ecologiche rimarranno inutilizzati, nella speranza che vengano spostati sugli incentivi 2021 – il cui inserimento all’interno della Legge di Bilancio 2021, ad oggi, non è ancora confermato.

Secondo quanto ha dichiarato il direttore generale di Unrae (Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri) Andrea Cardinali, ad oggi nella Legge di Bilancio per il 2021 non si parla di proroga degli incentivi per il settore automotive, e con tutta probabilità il mercato chiuderà con un -27% complessivo rispetto al 2019.

Ormai da diversi mesi le associazioni del settore cercano di farsi sentire dal Governo, per rimodulare al meglio il programma di incentivi del 2021 in modo che gli ottimi risultati ottenuti in termini di nuove immatricolazioni si possano ripetere in tutte le fasce di mercato. I dati parlano chiaro: quando i soldi sono stati disponibili, le nuove immatricolazioni sono aumentate nell’ordine del 9.5% (settembre 2020 rispetto a settembre 2019), ma se i soldi finiscono troppo in fretta e alcune categorie rimangono scoperte, il mercato non riesce davvero a ripartire, e registrano soltanto dei picchi. Lo dimostrano i dati di ottobre 2020, con le immatricolazioni che hanno fatto segnare un -0,2%.


Resta ancora attivo invece l’Ecobonus statale, iniziativa separata con fondi differenti ma cumulabile agli incentivi, che ad oggi permette ancora di ricevere interessanti incentivi sulle auto con basse emissioni di CO2, comprese tra 0 e 60 g/km, e che sarà rinnovata nel 2021 con altri fondi. E quindi quali sono ad oggi le auto più interessanti da acquistare sfruttando l’Ecobonus, sommando anche ai fondi rimasti dagli incentivi del Dl Rilancio?

La possibilità di scelta si sta ampliando – nella speranza che i futuri incentivi vengano rimodulati in modo da essere sfruttabili anche sul mercato dell’usato – e pensare di acquistare un’auto a zero emissioni, quindi completamente elettrica, o con una motorizzazione ibrida è più approcciabile di quanto non lo fosse solo pochi anni fa.

Prima di addentrarci negli specifici modelli su cui puntare, facciamo un riassunto di quelli che sono gli incentivi previsti dall’Ecobonus e dal Dl Rilancio, per i veicoli di categoria M1 – che a sua volta si suddivide in due sottocategorie, quella per i veicoli con emissioni comprese tra 0 e 20 g/km (categoria BEV), e quella per i veicoli con emissioni comprese tra 21 e 60 g/km (PHEV). Il bonus massimo si ha acquistando un veicolo appartenente alla prima categoria, e al contempo rottamando un veicolo appartenente alle classi Euro 0, 1, 2, 3 e 4: il contributo dell’Ecobonus in questo caso è di 6.000 €, a cui si aggiungono i 2.000 € degli incentivi previsti dal Dl Rilancio a cui però si accede solo in caso di pari sconto fatto anche dal rivenditore e dal costruttore. Sommando tutti i bonus, incentivi, e sconti, si può arrivare a risparmiare fino a 10.000 €.


Ma andiamo al sodo: il primo nome che viene in mente, parlando di auto elettriche, è probabilmente la Fiat 500e; l’attesissima city car della casa torinese è finalmente arrivata sulle nostre strade e il giudizio dei primi test è stato più che positivo. Grazie alle sue forme compatte e all’ottimo raggio di sterzata, la piccola 500 elettrica diventerà presto o tardi la regina delle nostre città. Dotata, nella versione più costosa, di un pacco batterie da 43 kWh è in grado di assicurare almeno 250 km di autonomia con una sola carica. Fiat 500e ha un prezzo di partenza per la versione base di 26.150 €, cifra che può calare fino a 15.900 € sommando l’Ecobonus e gli incentivi del Dl Rilancio in caso di rottamazione di un veicolo fino alla classe Euro 4. Nel caso delle versioni più costose, gli allestimenti Passion e Icon, il prezzo in caso di rottamazione cala rispettivamente a 19.400 e 20.900 €.


Qualora preferiate una soluzione a 4 porte, salta subito all’occhio la nuovissima Volkswagen ID.3; realizzata sulla nuova piattaforma MEB sviluppata internamente dal colosso tedesco, la nuova ID.3 si presenta sul mercato con l’obiettivo di diventare molto popolare grazie alle sue linee semplici e moderne, e a una buona dotazione tecnologica. Il prezzo di partenza è però anche ben diverso rispetto alla proposta Fiat: si parte infatti da 38.900 €, e valgono gli stessi meccanismi che abbiamo visto nell’esempio precedente. Sommando quindi Ecobonus e incentivi, e rottamando un’auto fino a Euro 4, si possono ottenere fino a 10.000 € di contributi per l’acquisto di una Volkswagen ID.3.


Non si può parlare di elettrico senza citare la Model 3 di Tesla, auto in grado di assicurare più di 400 km di autonomia e di raggiungere una velocità massima di 225 km/h, è tra le auto elettriche più diffuse al mondo. Il sito ufficiale di Tesla Italia parla di incentivi – per un ammontare di 10.440 € in Lombardia – validi sull’acquisto di una Model 3 il cui prezzo di listino è di 50.990 €. In altri casi, come in Piemonte, l’incentivo complessivo sale a ben 12.000 € grazie a ulteriori contributi regionali.


Spostiamoci invece nell’ambito delle auto con motorizzazione PHEV, quelle con emissioni di CO2 comprese tra 21 e 60 g/km, più comunemente chiamate ibride plug-in: sono auto dotate di piccole batterie elettriche che possono essere ricaricate come qualunque auto elettrica, e assicurano tra i 40 e i 70 km di autonomia senza emissioni di CO2, a seconda del modello. Questa classe gode di incentivi minori, ma ha anche prezzi di acquisto tendenzialmente più bassi e offre quindi delle soluzioni interessanti. Il 2021 vedrà l’arrivo di tantissime auto proposte in questa soluzione tecnica, mentre ad oggi l’auto di questa categoria più immatricolata in Italia è la Ford Kuga, che nella sua versione più economica plug-in hybrid è acquistabile a 31.550 € con più di 6.000 € di contributi, il che significa strappare un prezzo finale intorno ai 25.000 €.


Ottimi risultati li sta ottenendo anche la gamma ibrida plug-in di Jeep, che nel mese di settembre – anche grazie ai nuovi incentivi del Dl Rilancio – ha sbaragliato la concorrenza: Jeep Compass è risultata l’ibrida plug-in più venduta, seguita a ruota dalla sorella Jeep Renegade. Grazie agli incentivi e all’Ecobonus, si possono ottenere fino a 6.500 € di contributi, permettendo quindi l’acquisto di una Jeep Compass a 35.500 €, e di una Jeep Renegade al prezzo di 30.600 €.


Menzione d’onore per la Renault Captur Plug-in Hybrid, entrata di prepotenza nella classifica dei veicoli PHEV più venduti in Italia nel mese di settembre: grazie a un prezzo di partenza di 32.950 € e a ben 8.500 € di contributi tra incentivi ed Ecobonus, rottamando un’auto fino a Euro 4 si può acquistare a 24.100 €. La proposta di Renault offre più di 60 km di autonomia con le sole batterie, un range che a molti permetterebbe di fare casa-lavoro senza emissioni di CO2 durante la guida.


AGGIORNAMENTO del 9 Dicembre, continuano i lavori sulla Legge di Bilancio 2021

Si fanno passi avanti sulla Legge di Bilancio per il 2021, in cui sono stati inserite proposte per nuovi bonus dedicati alla mobilità sostenibili, per l’acquisto di auto, moto e biciclette.

Partiamo da quest’ultimo, si tratta di un rifinanziamento del bonus mobilità biciclette che va a coprire l’operazione del 2020, per gli acquisti effettuati tra il 4 maggio e il 2 novembre 2020. Le risorse stanziate saranno sufficienti a coprire il 60% dell’acquisto di biciclette a pedalata assistita, monopattini elettrici, o per l’utilizzo di servizi di mobilità condivisa a uso individuale, il tutto per i residenti nelle città metropolitane, i capoluoghi di regione e di provincia, o di comuni con un numero di abitanti superiore ai 50.000.

Le risorse non utilizzate per coprire i bonus di quest’anno saranno utilizzate nel 2021, permettendo di acquistare biciclette, monopattini o servizi di trasporto anche rottamando auto fino a Euro 3, e moto con motore a 2 tempi fino a Euro 2 o 3.

Parlando invece di auto, c’è un emendamento in proposta all’interno della Legge di Bilancio – che vi ricordiamo non essere ancora stata approvata definitivamente – che propone una detrazione fiscale del 50% sull’acquisto di auto elettriche con potenza fino a 150 kW, con contestuale rottamazione di un’auto fino a Euro 4. In questo caso l’auto non potrà avere un prezzo superiore ai 40.000 euro, e l’ISEE dell’acquirente non dovrà superare i 45.000 euro annui.

Infine le moto, per le quali è previsto un contributo fino al 30% – con un tetto massimo di 3.000 euro – per l’acquisto di moto elettriche ibride, o nuove di fabbrica nelle categorie L1e, L2e, L3e, L4e, L5e, L6e e L7e, con possibilità di aumentare il contributo fino al 40% in caso di contestuale rottamazione di un veicolo fino a Euro 3 in possesso da almeno 12 mesi. Questa iniziativa, inizialmente prevista solo per il 2020, viene prorogata fino al 2026 grazie alla Manovra 2021, e sono stati stanziati 20 milioni di euro ciascuno per il 2021, 2022 e 2023, mentre dal 2024 al 2026 sono previsti 30 milioni all’anno.

Vi ricordiamo che la Legge di Bilancio 2021 è ancora in fase di discussione, e il testo di legge finale entrerà in vigore come di consueto il prossimo 1 gennaio.

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