• 26 Novembre 2024 21:34

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Incentivi auto sino a 9mila euro: scopri dove

Mag 10, 2023

In tema di incentivi auto, dobbiamo parlare della novità introdotta da Regione Lombardia, che va a cumularsi con gli Ecobonus statali previsti per il 2023. Si chiama “Bando rinnova autovetture” e prevede importanti sconti per chi decide di sostituire la macchina vecchia con un nuovo veicolo a basse o zero emissioni.

Ecobonus in Lombardia

Il bando della Regione è stato approvato con decreto n. 6401 del 3 maggio 2023 e pubblicato su Bandi online. Si tratta in particolare di un nuovo sistema di incentivi auto che prevede la radiazione di auto alimentate esclusivamente a benzina di classe emissiva fino a Euro 2 incluso o alimentate a gasolio fino a Euro 5 incluso.

Per gli automobilisti della Regione Lombardia, con contributo ridotto, è possibile comprare un’auto nuova senza radiazione, che sia elettrica pura o alimentata a idrogeno. Il bando è aperto al pubblico dalle ore 10.00 del 4 maggio e chiuderà alle ore 12.00 del 31 ottobre 2023, se fino a esaurimento delle risorse.

A chi è rivolto

Possono beneficiare degli incentivi previsti dal nuovo bando le persone fisiche che risiedono in Lombardia e che acquistano un’autovettura presso un venditore o concessionario abilitato dalla Regione (sul sito c’è l’elenco).

È il venditore stesso a gestire la procedura attraverso la piattaforma telematica Bandi online. Ogni cittadino che ne ha diritto riceve il contributo regionale in forma di anticipo da parte del concessionario, che poi riceverà a sua volta il rimborso direttamente da parte della Regione.

A quanto ammonta

Il contributo che viene versato a chi acquista una nuova auto in Lombardia si determina in base alle emissioni di polveri sottili (PM10), ossidi di azoto (NOx) e biossido di carbonio (CO2) che devono essere nulle (per auto elettriche o a idrogeno) o molto basse (per le altre tipologie di alimentazione).

Vediamo gli incentivi nel dettaglio, con radiazione di un vecchio mezzo:

4.000 euro per auto a zero emissioni, che diventano 1.000 senza la radiazione di un vecchio veicolo;
2.500 euro per auto con emissioni di CO2 fino a 60 g/km e NOX fino a 85.8 mg/km (Euro 6D benzina, metano, GPL o ibride);
2.000 euro per veicoli con emissioni di CO2 fino a 60 g/km e NOX fino 126 mg/km (Euro 6D diesel);
2.000 euro per auto con emissioni di CO2 comprese tra 60 e 120 g/km e NOX fino a 85.8 mg/km (Euro 6D benzina, metano, GPL o ibride);
1.500 euro per auto con emissioni di CO2 comprese tra 60 e 120 g/km e NOX fino a 126 mg/km (Euro 6D diesel).

Gli incentivi auto previsti dalla Regione Lombardia sono cumulabili con l’Ecobonus statale? Sì, la cosa importante è che si riferiscano alla stessa tipologia di intervento.

Chi può presentare la domanda

Tutti i cittadini possono presentare la domanda di contributo, una soltanto, ed esclusivamente se in possesso dei seguenti requisiti, specificati sul portale della Regione:

al momento della domanda deve essere un cittadino residente in Lombardia;
l’automobilista richiedente deve essere in regola con il pagamento del bollo auto del veicolo che ha intenzione di radiare;
è obbligatorio radiare un’autovettura di categoria M1 per demolizione (benzina fino a Euro 2 incluso oppure diesel fino ad Euro 5 incluso) o per esportazione all’estero (solo diesel Euro 5). L’obbligo di radiazione non si applica solo nel caso di acquisto di auto a zero emissioni (elettrica pura o a idrogeno) ma il contributo regionale in questo caso – come abbiamo visto – si riduce 1.000 euro;
chi fa domanda deve essere intestatario o cointestatario del veicolo da radiare da almeno 12 mesi prima della data di presentazione della richiesta;
la radiazione deve avvenire successivamente rispetto alla data di approvazione del presente bando e deve avvenire per tramite del venditore o concessionario abilitato presso il quale avviene l’acquisto;
l’automobilista che fa domanda di incentivo alla Regione Lombardia deve essere intestatario o cointestatario del veicolo che viene acquistato (il beneficio infatti non può essere esteso ai membri del proprio nucleo familiare) e la data dell’intestazione o cointestazione dell’auto nuova non può essere antecedente alla data di prenotazione del contributo presso il venditore abilitato;
il nuovo mezzo che viene acquistato deve essere immatricolato per la prima volta in Italia;
la proprietà dell’auto nuova deve essere mantenuta per almeno 24 mesi, salvo eventuale demolizione;
l’auto acquistata deve essere di nuova immatricolazione o, in alternativa, deve essere immatricolata successivamente al 1° gennaio 2022 e risultare intestata a un venditore/concessionario abilitato;
il prezzo base di acquisto (ovvero il prezzo di listino del modello base del veicolo scelto), al netto di eventuali allestimenti opzionali del veicolo da incentivare, non deve superare i seguenti importi: 35.000 euro per la fascia 61-120 g/km di CO2 o 45.000 euro per la fascia 0-60 g/km di CO2;
la fattura deve essere intestata alla persona che richiede il contributo;
sulla fattura deve essere riportata l’applicazione da parte del venditore/concessionario di uno sconto di almeno il 12% sul prezzo di listino del modello base, al netto di eventuali allestimenti opzionali, oppure di almeno 2.000 euro (IVA inclusa). Solo nel caso di acquisto di una macchina elettrica pura o alimentata a idrogeno senza radiazione di un veicolo inquinante lo sconto applicato deve essere di almeno 1.000 euro (IVA inclusa);
le autovetture in leasing sono escluse dall’incentivo proposto da Regione Lombardia;
l’auto che viene acquistata con contributo regionale non potrà essere usata per attività di impresa.

Quali auto rientrano negli incentivi 2023

Anche nel 2023, con il nuovo Governo Meloni, tornano gli incentivi auto. Un nuovo fondo per i bonus, che dà la possibilità agli automobilisti interessati di comprare un nuovo veicolo con motore termico a basse emissioni con lo sconto.

Gli sconti servono a svecchiare il parco auto italiano. Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha dichiarato in Parlamento: “È necessario incentivare chi ha bisogno dell’auto, i soldi dello Stato devono servire per svecchiare il parco auto, togliere dalla strada gli Euro 0, 1, 2, 3, e per aiutare chi non se lo può permettere, non chi ha le facoltà di comprarsi se vuole un’auto elettrica”.

Questo significa che verranno previste più risorse per tutti coloro che hanno bisogno di comprare l’auto nuova, sì, ma che non possono permettersi un’elettrica, e quindi acquisteranno un modello nuovo – meno inquinante – ma a benzina e diesel (fascia di emissioni 61-135 g/km, i fondi per questa categoria di veicoli esaurisce sempre in brevissimi tempi). Si tratta di vetture che hanno prezzi di listino più bassi (nonostante la media in Italia sia aumentata) e basta un contributo di 2.000 euro con rottamazione.

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