• 29 Settembre 2024 18:34

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Incentivi auto 2024: i modelli acquistabili a meno di 15.000 euro

Giu 19, 2024

Per ovviare a un parco circolante tra i più vecchi d’Europa, il Governo italiano ha confermato gli incentivi auto anche nel 2024. Contrariamente alle vetture elettriche, che hanno conosciuto un successo oltre le previsioni (al punto da indurre qualche sospetto nei malpensanti), altre alimentazioni vanno meno per la maggiore. Sebbene, a livello di numeri complessivi, le proposte endotermiche continuino a ricopre un ruolo essenziale sul mercato, buona parte degli ecobonus resta disponibile. A partire proprio da qui, nel corso dei prossimi paragrafi passeremo in rassegna le auto low-cost, acquistabili a meno di 15.000 euro, con le agevolazioni.

Prima, però, facciamo un breve ripasso delle condizioni attuali. Gli esemplari a benzina, compresi nella fascia di emissioni 61-135 g/km rientrano nel pacchetto di misure stanziato dall’esecutivo. Che, mai come quest’anno, è stato di manica larga, sfiorando un miliardo di euro complessivi messi sul piatto. Inoltre, è possibile concludere qualche buon acquisto in riferimento alle macchine a GPL. Se le infrastrutture di rifornimento scarseggiano lungo la nostra penisola, è pur sempre vero che la situazione risulta più rosea in confronto al metano.

Gli sconti concessi interessano i modelli di segmento A (city car) e B (piccole), pari a 1.500, 2.000 o 3.000 euro, purché venga rottamato un veicolo compreso tra Euro 0 ed Euro 2. Inoltre, il prezzo complessivo massimo consentito deve rimanere entro9 la soglia dei 35.000 euro, IVA esclusa (altrimenti il tetto sale a 42.700 euro). Date tali premessi, andiamo a scoprire insieme le proposte imperdibili, un autentico affare nella prospettiva dei clienti. Che, a fronte di una modica spesa, accedono a macchine all’avanguardia.

Fiat 500

Partiamo da un’icona a marchio Fiat, apprezzata in tutto il mondo: la 500. Lo stile senza tempo della Cinquina può essere acquistato a 15.000 euro nella versione base, contro i 18.000 euro di partenza. Nello specifico, ci riferiamo alla 1.0 mild hybrid da 70 CV con 5,3 litri ogni 100 km di percorrenza. Nel kit sono inclusi cerchi in acciaio da 14 pollici, displa7 centrale da 7 pollici, climatizzatore manuale, cruise control e limitatore di velocità.

Mitsubishi Colt

Dopo aver a lungo ponderato l’addio all’Europa, l’annuncio ufficiale sembrava aver ormai messo una pietra sopra su Mitsubishi. E, invece, quando meno i fan e gli addetti ai lavori se lo aspettavano, è arrivato il colpo di scena. Grazie all’Alliance di cui fa parte insieme a Renault e Nissan, la Casa del Sol Levante ha trovato le risorse necessarie.

Da 17.900 euro del listino Colt scende a 14.900 euro: gemella della Clio, ne condivide le motorizzazioni, tra cui il 1.0 aspirato a benzina da 67 CV. Nell’equipaggiamento standard rientrano cerchi in acciaio da 15 pollici, monitor centrale da 7 pollici,  schermo multimediale da 7 pollici, schienali posteriori ribaltabili 60:40, frenata automatica d’emergenza e “clima” manuale.

Hyundai i10

Nella botte piccola ci sta il vino buono. È vero almeno nel caso della Hyundai i10, soluzione sbarazzina perfetta per muoversi in città. Con l’unità 1.0 aspirata da 67 CV, la declinazione Connectline costa 14.900 euro, anziché i soliti 17.900 euro. Uno dei punti di forza sono i bassi consumi, pari a 5 litri ogni 100 km. L’allestimento entry-level abbonda di contenuti, tra le luci diurne a LED, i cerchi in lega da 15 pollici, il display centrale da 8 pollici, lo schienale posteriore ribaltabile 60:40, il cruise control, il mantenitore di corsia e il “clima” manuale.

EVO3

L’elettrico può anche attendere. Un passo alla volta la storia del gruppo DR è stata costellata da diverse gioie, grazie a un approccio pragmatico, votato all’essenza. In linea con la filosofia minimalista delle Dacia (sul quale torneremo nel prosieguo), l’azienda italo-molisana offre un esemplare a GPL accattivante, la EVO3. Che da 17.900 euro costa ora 14.900 con un 1.5 quattro cilindri sotto il cofano da 107 CV abbinato a una trasmissione manuale cinque marce. Al solito, le dotazioni sono full optional e annoverano monitor centrale per l’infotainment, telecamera posteriore, “clima” automatico e sensori di parcheggio.

Renault Clio

E veniamo alla già sopra menzionata Renault Clio, che, col propulsore a benzina, ha un prezzo di 14.250 euro (17.250 euro di listino). Senza supplementi, comprende cerchi da 16 pollici, luci esterne LED automatiche, cerchi, monitor centrale e strumentazione da 7 pollici entrambi, riconoscimento della segnaletica stradale, sensori di parcheggio posteriori, assistente al mantenimento della corsia, sedili posteriori ripiegabili 60:40.

Kia Picanto

Da 16.500 a 13.500 euro: a condizioni tanto accattivanti è difficile resisterle. Mossa dall’1.0 tre cilindri benzina aspirato da 66 CV, la Kia Picanto Urban è un’accattivante cinque posti, smart nelle soluzioni implementate, tipo il divanetto posteriore frazionabile 60:40 e il sedile guida regolabile in altezza.

Lancia Ypsilon

Appaiata alla Picanto, figura la Lancia Ypsilon della generazione uscente. Se quella nuova ha aumentato le mire del brand, la “vecchia guardia” merita di essere monitorata. Nella fattispecie, l’interpretazione Oro, mosso da un 1.0 mild hybrid, è scontata da 16.500 a 13.500 euro.

Mitsubishi Space Star

Monovolume in miniatura, la Mitsubishi Space Star prevede un 1.0 tre cilindri a benzina da 12.500 euro o a GPL da 14.150 euro, entrambe da 71 CV. La praticità dell’esemplare nipponica la rende adatta a chi, innanzitutto, guarda alla concretezza.

Fiat Panda

Da una vita la Fiat Panda domina le classifiche commerciali. Spinta da un 1.0 mild hybrid a 12 Volt, la best seller italiana per antonomasia è ancora più conveniente con gli incentivi auto del 2024. Applicato il taglio di 3.000 euro con la rottamazione di un Euro 0, Euro 1 o Euro 2, l’entry-level è ordinabile a 12.500 euro.

Citroën C3

La full elettric ha messo in ombra la C3, che, però, rimane lì dov’è nel listino Citroën. Sotto il cofano cela un 1.2 benzina da 100 CV, mentre a livello di tecnologie spiccano il Rear Parking Assist, la frenata automatica d’emergenza e lo Smartphone Station. La spesa da porre in preventivo è di 11.900 euro, contro i 14.900 euro iniziali.

Dacia Sandero

La Dacia Sandero occupa stabilmente le primissime posizioni di vendita nel Vecchio Continente. Merito dell’approccio concreto attuato dal costruttore di Mioveni, che dal momento in cui è stata “accolta” dal gruppo Renault non ha più sbagliato colpo. La Streetway in allestimento Essential a benzina, mossa dall’1.0 aspirato da 67 CV, è disponibile a 10.250 euro, invece la controparte a GPL, da 71 CV, richiede 11.750 euro.

Chi preferisce un mezzo a ruote basse preferirà la Stepway, compatta fuori, ma grande dentro. Le protezioni in plastica nera della carrozzeria contribuiscono a distinguerla, a differenza delle motorizzazioni, identiche alla Streetway. Per accaparrarsela servono 13.050 euro, anziché i consueti 16.050.

 

 

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