AGI – La notte in cui è divampato l’incendio nella Rsa Casa Per i Coniugi,in via Cinquecento 19, a Milano, a quanto apprende l’Agi, non c’era nessun medico in servizio. Due medici si erano dimessi nei mesi scorsi, ma non ne era stato preso ancora uno in sostituzione.
Intanto ieri sera sono stati dimessi i due pazienti più lievi che si trovano ricoverati presso l’Ospedale Policlinico di Milano. Dei due anziani ricoverati in codice rosso “uno sta meglio e l’altro è ancora in una situazione delicata”, ha informato il sindaco di Milano Giuseppe Sala. “Per il resto sono quasi tutti pronti a uscire dall’ospedale”.
Le indagini
Resterà ancora per pochi giorni a carico di ignoti il fascicolo sull’incendio alla Rsa. Per le prime iscrizioni i pm del pool “Tutela della salute, dell’ambiente e del lavoro”, coordinati dalla procuratrice aggiunta Tiziana Siciliano, attendono le annotazioni del nucleo investigativo antincendio dei Vigili del Fuoco, della Polizia scientifica e della Squadra mobile.
Sono almeno tre i fronti su cui si concentrano le indagini:
la causa del rogo iniziale,
il rispetto delle prescrizioni antincendio
l’attivazione tempestiva dei soccorsi.
Sul primo punto gli inquirenti non sembrano avere dubbi in quanto il fuoco sarebbe partito dalla scintilla dell’accendino o dalle braci di un mozzicone acceso da Laura Blasek, l’86enne rimasta carbonizzata insieme alla compagna di camera della 605 Nadia Rossi, 69 anni. Accertamenti e verifiche, in carico agli investigatori dei Vigili del Fuoco, invece si concentrano sul malfunzionamento dell’impianto di rilevazioni fumi, inattivo almeno dal gennaio 2022.
Nuova denuncia di una dipendente
Una dipendente della rsa Casa per i Conigi denuncia la situazione precaria di un’altra Rsa gestita dalla Cooperativa Sociale Servizi alla Persona Proges, in via Panigarola 14.
“Mi auguro che non si ripeta lo stesso errore”, dichiara la donna. “Nella struttura qui vicino la situazione è terribile. Manca il materiale e la manutenzione è inesistente”. Perfino “l’ascensore è rotto da anni”, aggiunge.
E anche nella residenza di 7 piani per anziani di via Panigarola “manca il personale”, aggiunge. “Non vogliamo rischiare la nostra vita per andare al lavoro”. La dipendente a causa dell’inagibilità della residenza è stata trasferita, insieme ad alcuni colleghi, nella struttura vicina.
“Prima che si verificasse questo episodio ci avevano negato le ferie perché non volevano assumere personale in sostituzione. Adesso ci hanno detto di prendercele data la situazione”. La donna riferisce di essere molto preoccupata perché “non ci hanno mai ascoltati. La direzione era al corrente dei numerosi disagi nella Rsa, ma ci ha sempre detto che la responsabilità è del Comune”.