AGI – Un barcone partito dalla Libia carico di 400 persone in pericolo, la raffica di sbarchi senza sosta a Lampedusa con l’hotspot al collasso, e un uomo colto da un malore e poi deceduto dopo essersi buttato in acqua da un barchino sempre diretto verso l’isola siciliana: è di nuovo allarme per i migranti nel Mediterraneo.
In pericolo una barca partita dalla Libia
Una barca è partita dalla Libia con 400 persone a bordo. “Nella notte abbiamo ricevuto una chiamata da una barca in pericolo partita da #Tobruk, #Libia”. Lo scrive su Twitter Alarm Phone, la piattaforma indipendente che raccoglie sos lanciati da migranti. “Abbiamo informato le autorità, ma nessuna operazione di salvataggio è stata confermata”, aggiunge Alarm Phone, che lancia questo appello: “Non mettete a rischio 400 vite: soccorrete subito!”.
~400 persone in pericolo nel Mediterraneo!
Nella notte abbiamo ricevuto una chiamata da una barca in pericolo partita da #Tobruk, #Libia.
Abbiamo informato le autorità, ma nessuna operazione di salvataggio è stata confermata.
Non mettete a rischio 400 vite: soccorrete subito!
— Alarm Phone (@alarm_phone)
April 9, 2023
Sbarchi senza sosta a Lampedusa
Una nuova ondata di sbarchi di migranti nelle ultime 24 ore ha riportato al collasso l’hotspot di Lampedusa, dove al momento si trovano 1.436 persone a fronte di una capienza nominale di 400 posti. Da ieri mattina a oggi nel porto dell’isola sono giunte 679 persone, su 23 diverse piccole imbarcazioni, soccorse da Guardia costiera e Guardia di finanza. I natanti sono salpati quasi tutti dalla Tunisia, ma i passeggeri, tra i quali anche donne e bambini, sono soltanto tunisini. Tra loro ci sono anche persone che hanno dichiarato di provenire da vari Paesi dell’Africa occidentale, tra cui Sierra Leone, Burkina Faso, Costa d’Avorio, Mali.
I soccorsi della Capitaneria di porto, un cadavere a bordo
La Capitaneria di porto di Lampedusa, durante la notte, ha soccorso un barchino di 7 metri con a bordo 38 migranti e un cadavere. Nel gruppo anche 11 donne e 8 minori, originari di Costa d’Avorio, Guinea, Camerun e Nigeria. Ai soccorritori hanno riferito di essere partiti da Sfax, in Tunisia, alle 20 di venerdì. La vittima è stata identificata in un nigeriano: l’uomo sarebbe stato colto da malore dopo essersi buttato in acqua per provare a spingere a largo il barchino.