AGI – In Inghilterra esplode il caso degli insulti di José Mourinho all’arbitro Anthony Taylor dopo la finale di Europa League, aggravati dalle tensioni all’aeroporto di Budapest dove l’indomani tifosi della Roma hanno circondato e minacciato il 44enne fischietto di Manchester.
La prima a intervenire è stata la Professional Game Match Officials Board (Pgmol, l’Aia inglese, ndr) che in una nota si è detta “inorridita” e ha definito un “abuso ingiustificato e aberrante” l’aggressione verbale a Taylor e alla sua famiglia nello scalo ungherese.
Ci sono stati momenti di forte tensione, documentati dai tanti video apparsi sui social, con l’arbitro che è stato spintonato prima di essere scortato con moglie e figlia dalla polizia in un posto sicuro.
La direzione di gara di Taylor nella finale di Europa League vinta dal Siviglia ai rigori è stata duramente contestata dalla Roma con Mourinho che ha definito Taylor una “fottuta vergogna” quando gli si è avvicinato nel parcheggio dello stadio dopo la partita.
Duro anche un ex arbitro inglese, Mark Halsey: “Non si possono condonare le azioni Mourinho, dei giocatori della Roma e del Siviglia: il loro comportamento è stato assolutamente orribile, si sono viste in tutto il mondo le immagini di loro che circondavano l’arbitro, era impossibile per Taylor mantenere il controllo eppure ha fatto benissimo nonostante le pressioni estreme da calciatori e panchine”.
Rio Ferdinand, ex difensore del Manchester United, ha twittato la sua solidarietà all’arbitro per l’aggressione in aeroporto che ha definito “una stronz…” auspicando che “i responsabili vengano puniti il prima possibile”. Poi si è chiesto perché non fosse stata prevista una scorta.
Il presentatore tv Jeff Stelling ha attribuito la responsabilità della “vergognosa aggressione” a Taylor alle parole di Mourinho: “È recidivo e recidivo, deve ricevere la massima sanzione possibile”.
AGI – In Inghilterra esplode il caso degli insulti di José Mourinho all’arbitro Anthony Taylor dopo la finale di Europa League, aggravati dalle tensioni all’aeroporto di Budapest dove l’indomani tifosi della Roma hanno circondato e minacciato il 44enne fischietto di Manchester.
La prima a intervenire è stata la Professional Game Match Officials Board (Pgmol, l’Aia inglese, ndr) che in una nota si è detta “inorridita” e ha definito un “abuso ingiustificato e aberrante” l’aggressione verbale a Taylor e alla sua famiglia nello scalo ungherese.
Ci sono stati momenti di forte tensione, documentati dai tanti video apparsi sui social, con l’arbitro che è stato spintonato prima di essere scortato con moglie e figlia dalla polizia in un posto sicuro. La direzione di gara di Taylor nella finale di Europa League vinta dal Siviglia ai rigori è stata duramente contestata dalla Roma con Mourinho che ha definito Taylor una “fottuta vergogna” quando gli si è avvicinato nel parcheggio dello stadio dopo la partita.
Duro anche un ex arbitro inglese, Mark Halsey: “Non si possono condonare le azioni Mourinho, dei giocatori della Roma e del Siviglia: il loro comportamento è stato assolutamente orribile, si sono viste in tutto il mondo le immagini di loro che circondavano l’arbitro, era impossibile per Taylor mantenere il controllo eppure ha fatto benissimo nonostante le pressioni estreme da calciatori e panchine”.
Rio Ferdinand, ex difensore del Manchester United, ha twittato la sua solidarietà all’arbitro per l’aggressione in aeroporto che ha definito “una stronz…” auspicando che “i responsabili vengano puniti il prima possibile”. Poi si è chiesto perché non fosse stata prevista una scorta.
Il presentatore tv Jeff Stelling ha attribuito la responsabilità della “vergognosa aggressione” a Taylor alle parole di Mourinho: “È recidivo e recidivo, deve ricevere la massima sanzione possibile”.