AGI – Tutto facile per la Fiorentina che batte la squadra austriaca del Lask per 7-0 e pone solide basi per qualificarsi direttamente agli ottavi di Conference League. Salvo risultati estremamente favorevoli delle altre squadre che lottano per entrare fra le prime otto, ai viola basterà un pareggio fra una settimana in Portogallo contro il Vitoria Guimaraes. Troppo evidente la differenza tecnica fra i gigliati e gli uomini dell’ex Brescia Schoop. Servivano però una prova convincente e soprattutto i tre punti alla squadra capitanata da Martinez Quarta, soprattutto per provare a cancellare una vigilia resa nervosa dall’autoesclusione di Biraghi che il tecnico Raffaele Palladino non ha convocato per scelta tecnica, e il successo è arrivato con i padroni di casa che sono passati in vantaggio al 10′ con Sottil, bravo a raccogliere un cross da sinistra di Parisi, ma con la Fiorentina che in realtà era già andata in gol dopo meno di 2 minuti con Kean, che pero’ si era aggiustato la palla prima di metterla in rete con un braccio.
Il Lask ha reso tranquillo l’esordio europeo in porta per il classe 2006 Martinelli, spaventato solo dal compagno di squadra Kayode al 12′, autore di uno stop errato con il petto che ha favorito l’inserimento di Entrup che però ha centrato la traversa. Il raddoppio viola arriva al 23′ quando un’azione avviata da Kean viene proseguita da Kouame che crossa da sinistra per l’accorrente Ikoné che batte ancora Jungwirth. Il 3-0 porta la firma di Richardson che di testa stacca in mezzo alla difesa austriaca dopo una punizione battuta da Sottil (39′). Kean non segna ma scheggia una traversa prima della fine del tempo, strappando applausi.
Nella ripresa ritmi più soft per i toscani che però non rinunciano ad affacciarsi nell’area del Lask come in occasione del 4-0 firmato ancora da Sottil (58′) e del pokerissimo timbrato da Mandragora (68′), su assist di Gudmundsson, con l’islandese subentrato dalla panchina intorno all’ora di gioco. Nel finale spazio in casa Fiorentina anche per un altro esordiente, il classe 2005 Harder, con a seguire l’autorete di Stojkovic e la rete finale di Gudmundsson su rigore che hanno suggellato una serata con solo note positive per Raffaele Palladino.
AGI – Tutto facile per la Fiorentina che batte la squadra austriaca del Lask per 7-0 e pone solide basi per qualificarsi direttamente agli ottavi di Conference League. Salvo risultati estremamente favorevoli delle altre squadre che lottano per entrare fra le prime otto, ai viola basterà un pareggio fra una settimana in Portogallo contro il Vitoria Guimaraes. Troppo evidente la differenza tecnica fra i gigliati e gli uomini dell’ex Brescia Schoop. Servivano però una prova convincente e soprattutto i tre punti alla squadra capitanata da Martinez Quarta, soprattutto per provare a cancellare una vigilia resa nervosa dall’autoesclusione di Biraghi che il tecnico Raffaele Palladino non ha convocato per scelta tecnica, e il successo è arrivato con i padroni di casa che sono passati in vantaggio al 10′ con Sottil, bravo a raccogliere un cross da sinistra di Parisi, ma con la Fiorentina che in realtà era già andata in gol dopo meno di 2 minuti con Kean, che pero’ si era aggiustato la palla prima di metterla in rete con un braccio.
Il Lask ha reso tranquillo l’esordio europeo in porta per il classe 2006 Martinelli, spaventato solo dal compagno di squadra Kayode al 12′, autore di uno stop errato con il petto che ha favorito l’inserimento di Entrup che però ha centrato la traversa. Il raddoppio viola arriva al 23′ quando un’azione avviata da Kean viene proseguita da Kouame che crossa da sinistra per l’accorrente Ikoné che batte ancora Jungwirth. Il 3-0 porta la firma di Richardson che di testa stacca in mezzo alla difesa austriaca dopo una punizione battuta da Sottil (39′). Kean non segna ma scheggia una traversa prima della fine del tempo, strappando applausi.
Nella ripresa ritmi più soft per i toscani che però non rinunciano ad affacciarsi nell’area del Lask come in occasione del 4-0 firmato ancora da Sottil (58′) e del pokerissimo timbrato da Mandragora (68′), su assist di Gudmundsson, con l’islandese subentrato dalla panchina intorno all’ora di gioco. Nel finale spazio in casa Fiorentina anche per un altro esordiente, il classe 2005 Harder, con a seguire l’autorete di Stojkovic e la rete finale di Gudmundsson su rigore che hanno suggellato una serata con solo note positive per Raffaele Palladino.