AGI – Centinaia di persone hanno voluto salutare, per l’ultima volta, Vanessa Ballan, la giovane 26enne uccisa al terzo mese di gravidanza davanti alla sua abitazione a Spineda di Riese.
L’arrivo della bara bianca, nel Duomo di Castelfranco, è stato accolto da un lungo applauso e poi il silenzio e il dolore. Per oggi in Veneto è stato proclamato il lutto regionale. Fiori bianchi e sulle giacche di molti un nasto rosso a simboleggiare le tante, troppe, vittime di femminicidio.
Presente il governatore Luca Zaia che aveva sottolineato come “la drammatica vicenda della giovane concittadina Vanessa Ballan, che ha perso la vita in modo così violento con la creatura che portava in grembo ha gettato nello sconforto due famiglie, le loro comunità e suscitato in tutti noi un profondo senso di sgomento. Ho chiesto che sia decretato il lutto regionale, come messaggio corale delle istituzioni contro ogni violenza di genere: i casi di Vanessa – e di Giulia – sono e debbono essere uno spartiacque, suscitando una risposta collettiva contro crimini che non possono restare relegati alle cronache. Anche nei confronti di tante donne e tante giovani che possono trovare il coraggio di denunciare, se la società tutta si dimostra unita nel condannare i violenti e, nel contempo, nel tendere la mano a chi chiede aiuto. Invito quindi tutte le istituzioni ad apporre le bandiere a mezz’asta e sono certo che ognuno di noi – privati cittadini, commercianti ed imprese – saprà interpretare nella maniera migliore questo lutto regionale. Voglio farmi portavoce anche del cordoglio di tutti i veneti alle famiglie Scapinello e Ballan, per la perdita di Vanessa e della giovane creatura che aspettava”.