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Missione Pioli, l'Inter deve correre

Nov 8, 2016

martedì 8 novembre 2016 10:06

MILANO – La vittoria con il Crotone, rimediata quasi al foto-finish, non ha cambiato la sostanza: l’Inter resta una squadra malata e Pioli è il medico chiamato per guarirla. La qualità e la ricchezza dell’organico sono la base da cui ripartire, ma al neo-tecnico nerazzurro sono state già indicate alcune priorità, nonché alcuni difetti a cui porre rimedio. Innanzitutto, c’è una classifica da migliorare il prima possibile, perché l’obiettivo stagionale continua ad essere il ritorno in Champions. La squadra, però, ha dimostrato di avere poca benzina nelle gambe, quindi l’ex-allenatore della Lazio dovrà subito preoccuparsi di pomparne nei muscoli di Icardi e soci. Inoltre, ci sono da sistemare degli aspetti tattici. Tanto per cominciare i meccanismi della fase difensiva. Mentre, per quanto riguarda l’attacco, l’Inter deve obbligatoriamente aumentare le sue bocche da fuoco.

PIOLI, MANCA SOLO L’ANNUNCIO

CALENDARIO DI FUOCO – Già recuperare posizioni e ridurre i distacchi (8 punti dal Milan terzo e 9 dalla Roma seconda) sarà tutt’altro che semplice. Il calendario, infatti, non sarà un alleato di Pioli, visto che il suo debutto in panchina avverrà proprio nel derby. Proseguendo, poi, con Fiorentina (in casa) e Napoli (al San Paolo). E, per chiudere l’anno, in sequenza, Genoa, Sassuolo e Lazio, con l’Udinese prima avversaria del 2017 nell’ultima giornata di andata. La squadra nerazzurra è attualmente nona: già rientrare in zona Europa League entro Natale potrebbe essere considerato un successo.

FOTO: PIOLI A MILANO

RITMO E INTENSITÀ – Anche perché per provare a infilare un filotto di vittorie è obbligatorio cominciare a correre. E l’Inter, da questo punto di vista, sta facendo parecchia fatica. Non a caso, al momento di individuare i candidati per il dopo De Boer, una delle caratteristiche richieste era l’abitudine ad un intenso lavoro settimanale. E Pioli è quel tipo di allenatore, ma dovrà comunque affrontare una serie di ostacoli. Per iniziare, domani quando guiderà i suoi primi allenamenti alla Pinetina, sarà senza 13 giocatori, tutti chiamati in nazionale. Inoltre, gli impegni infrasettimanali (ancora due gare di Europa League per inseguire una quaso miracolosa qualificazione) impediranno di spingere troppo.

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