• 5 Gennaio 2025 7:35

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In campagna più esposti alle radiazioni 5G dei cellulari

Gen 3, 2025

AGI – Lo scenario in cui siamo maggiormente esposti alle radiazioni 5G dei nostri cellulari è quello in cui i telefonini caricano dati sulla rete in contesti scarsamente abitati come in campagna. È quanto emerge da uno studio condotto dai ricercatori del Progetto Goliat, pubblicato su Environmental Research. Per la loro ricerca, gli autori hanno sviluppato un nuovo protocollo per misurare l’esposizione alle radiazioni dei telefoni cellulari e hanno portato avanti la loro analisi in Svizzera, uno dei primi paesi in Europa a lanciare reti 5G su larga scala. Per misurare i livelli di radiazioni emessi dai dispositivi mobili e dalle stazioni base della rete 5G il team dello studio ha selezionato due città (Zurigo e Basilea) e tre cittadine rurali (Hergiswil, Willisau e Dagmersellen). Ha misurato l’esposizione alle radiazioni con uno zaino dotato di un esposimetro personale e con un telefono cellulare dotato di un sensore e un software per tracciare la potenza emessa. In totale, sono stati analizzati più’ di 30.000 punti dati.

 

Gli studiosi hanno scoperto che quando si utilizza il telefono cellulare in modalita’ aereo , l’esposizione ai RF-EMF (i livelli del campo elettromagnetico a radiofrequenza) proviene principalmente dalle stazioni base della telefonia mobile. I ricercatori hanno scoperto che i livelli di esposizione in questo caso aumentavano con l’aumento della densità della popolazione. La media per le cittadine rurali era di 0,17 milliwatt per metro quadrato (mW/m), mentre la media per le città era di 0,33 mW/m per Basilea e 0,48 mW/m per Zurigo. Nello scenario in cui è stato attivato il download massimo di dati (il telefono del ricercatore era impostato per scaricare file di grandi dimensioni), la radiazione è aumentata in modo significativo fino a una media di 6-7 mW/m. Gli autori attribuiscono questo aumento in parte al beamforming, una tecnica associata alle stazioni base 5G che indirizza i segnali in modo più efficiente all’utente, determinando livelli di esposizione più elevati durante il download dei dati.

 

L’esposizione è stata complessivamente più elevata nelle due città, probabilmente a causa del numero maggiore di stazioni base 5G. Infine, lo scenario in cui sono stati registrati i livelli più elevati Rf-Emf in assoluto è stato lo scenario di caricamento massimo dei dati , in cui il telefono cellulare del ricercatore era impostato per caricare costantemente file di grandi dimensioni. L’esposizione media era di circa 16 mW/m nelle città e quasi il doppio nelle cittadine (29 mW/m). In questo scenario, la più grande fonte di radiazioni era il telefono che inviava i dati e l’esposizione era significativamente più alta nelle cittadine, a causa della minore densità di stazioni base, che riduce la qualità del segnale e costringe i dispositivi a utilizzare più energia per inviare dati.

 

“Dobbiamo tenere a mente – afferma Adriana Fernandes Veludo , ricercatrice presso lo Swiss TPH e prima autrice dello studio – che nel nostro studio il telefono era a circa 30 cm di distanza dal dispositivo di misurazione, il che significa che i nostri risultati potrebbero sottostimare l’esposizione reale. Un utente di telefono cellulare terra’ il telefono più vicino al corpo e quindi l’esposizione ai Rf-Emf potrebbe essere fino a 10 volte superiore”.  

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