AGI – “Sono oltre 920 i morti e i dispersi in tutto il Mediterraneo solo nel 2024, pari a più di cinque persone al giorno, oltre 29.800 dal 2014, in quella che si conferma essere ancora una volta la rotta più letale al mondo”. A denunciarlo è Save the Children, i cui team sono intervenuti a Roccella Jonica e a Lampedusa fin dalle prime fasi dello sbarco per assicurare supporto e protezione ai sopravvissuti alle ultime due tragedie del mare.
“I minori migranti, soli o con le famiglie che tentano di raggiungere un luogo sicuro in Europa – ricorda l’organizzazione – affrontano pericoli di ogni sorta e sono esposti a rischi altissimi di violenza, tratta, sfruttamento fino a quello estremo di perdita della vita, come troppo spesso ci riportano le cronache. Save the Children rinnova l’invito alle istituzioni italiane ed europee a un’assunzione di responsabilità affinché mettano al primo posto la vita delle persone in ogni decisione sulle politiche migratorie. Il recente G7 – sottolinea Daniela Fatarella, direttrice generale di Save the Children – ha voluto assumere un impegno di contrasto ai trafficanti di esseri umani, ma a livello europeo tale impegno non può prescindere dall’attivazione di un sistema di ricerca e soccorso in mare. Tale impegno va accompagnato anche dall’apertura di vie regolari di accesso, tra cui corridoi umanitari e di evacuazione per le persone in fuga, ricongiungimenti familiari più rapidi e visti per studio”.