• 26 Novembre 2024 14:26

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Il volo ‘vintage’ del Luton Town in Premier League          

Mag 28, 2023

Un volo lungo 31 anni: il Luton Town, il club arancionero della città del Bedfordshire famosa soprattutto perché ospita il quarto aeroporto di Londra, è tornato nella massima serie inglese per la prima volta dal 1992. All’epoca si chiamava First Division, l’anno successivo sarebbe diventata la Premier League, ma questa promozione riporta in auge un pezzo di anni ’80, quelli in cui il club militò nell’elite inglese per 10 stagioni di fila centrando il settimo nel 1987. 

Si tratta di un’autentica impresa se si pensa alle disavventure economiche del Luton che solo nel 2014 era riemerso dall’inferno di cinque anni in National League, la quinta serie inglese. L’eroe di questa risalita è Pelly-Ruddock Mpanzu, il 29enne centrocampista diventato il primo giocatore a scalare con lo stesso club il calcio inglese dai non professionisti alla Premier.

Du du du du du du du, NAKAMBA!

Even @Mickharford got involved @Nakamba_11 | #COYH pic.twitter.com/9sWB8hE06e

— Luton Town FC (@LutonTown)
May 28, 2023

Il playoff di Championship a Wembley contro una nobile decaduta, il Coventry, è stato vinto ai rigori dopo l’1-1 dei tempi regolamentari (Clark per gli arancioneri e pareggio di Hamer). Decisivo l’errore di Fankaty Dabo dal dischetto nel primo dei penalty a oltranza. E nella città di poco più di 200mila abitanti a tre quarti d’ora di treno da Londra è partita la grande festa arancionera

Ai rigori è legato anche l’unico trionfo del club: la finale di Coppa di Lega vinta nel 1988 contro l’Arsenal. I Gunners erano in vantaggio per 2-1 quando Nigel Winterburn si fece un parare il rigore del possibile 3-1 da Dibble e, a soli sette minuti dal termine, il Luton Town riscì a rimontare e ad aggiudicarsi il trofeo.  

Thank you, Sonny! #COYH pic.twitter.com/LYwuRUDeBY

— Luton Town FC (@LutonTown)
May 28, 2023

Fondato nel 1885, il club ha il soprannome di Hatters, i cappellai, perché per quattro secoli questa è sta l’industria più fiorente della città. Ora con la promozione torna nella massima seria anche uno degli stadi più antichi d’Inghilterra, il Kenilworth Road costruito nel 1905 e incastonato tra le case: ha una capienza di appena 10.226 spettatori e seggiolini in legno che rimandano a un calcio d’altri tempi.

In teoria è idoneo per la Premier (la capienza minima è di 5mila posti) ma c’è già il progetto per costruire un impianto più grande e altrettanto di atmosfera. Il Power Court, in un’area da riqualificare vicino alla stazione ferroviaria, dovrebbe avere una capienza iniziale di 19.500 posti a cui ne verrebbero aggiunti in seguito altri 4mila. I lavori inizieranno entro fine anno e l’inaugurazione è prevista per il 2026. E in Inghilterra le tempistiche di solito vengono rispettate.

Un volo lungo 31 anni: il Luton Town, il club arancionero della città del Bedfordshire famosa soprattutto perché ospita il quarto aeroporto di Londra, è tornato nella massima serie inglese per la prima volta dal 1992. All’epoca si chiamava First Division, l’anno successivo sarebbe diventata la Premier League, ma questa promozione riporta in auge un pezzo di anni ’80, quelli in cui il club militò nell’elite inglese per 10 stagioni di fila centrando il settimo nel 1987. 
Si tratta di un’autentica impresa se si pensa alle disavventure economiche del Luton che solo nel 2014 era riemerso dall’inferno di cinque anni in National League, la quinta serie inglese. L’eroe di questa risalita è Pelly-Ruddock Mpanzu, il 29enne centrocampista diventato il primo giocatore a scalare con lo stesso club il calcio inglese dai non professionisti alla Premier.

Du du du du du du du, NAKAMBA! Even @Mickharford got involved @Nakamba_11 | #COYH pic.twitter.com/9sWB8hE06e — Luton Town FC (@LutonTown)
May 28, 2023

Il playoff di Championship a Wembley contro una nobile decaduta, il Coventry, è stato vinto ai rigori dopo l’1-1 dei tempi regolamentari (Clark per gli arancioneri e pareggio di Hamer). Decisivo l’errore di Fankaty Dabo dal dischetto nel primo dei penalty a oltranza. E nella città di poco più di 200mila abitanti a tre quarti d’ora di treno da Londra è partita la grande festa arancionera. 
Ai rigori è legato anche l’unico trionfo del club: la finale di Coppa di Lega vinta nel 1988 contro l’Arsenal. I Gunners erano in vantaggio per 2-1 quando Nigel Winterburn si fece un parare il rigore del possibile 3-1 da Dibble e, a soli sette minuti dal termine, il Luton Town riscì a rimontare e ad aggiudicarsi il trofeo.  

Thank you, Sonny! #COYH pic.twitter.com/LYwuRUDeBY — Luton Town FC (@LutonTown)
May 28, 2023

Fondato nel 1885, il club ha il soprannome di Hatters, i cappellai, perché per quattro secoli questa è sta l’industria più fiorente della città. Ora con la promozione torna nella massima seria anche uno degli stadi più antichi d’Inghilterra, il Kenilworth Road costruito nel 1905 e incastonato tra le case: ha una capienza di appena 10.226 spettatori e seggiolini in legno che rimandano a un calcio d’altri tempi.
In teoria è idoneo per la Premier (la capienza minima è di 5mila posti) ma c’è già il progetto per costruire un impianto più grande e altrettanto di atmosfera. Il Power Court, in un’area da riqualificare vicino alla stazione ferroviaria, dovrebbe avere una capienza iniziale di 19.500 posti a cui ne verrebbero aggiunti in seguito altri 4mila. I lavori inizieranno entro fine anno e l’inaugurazione è prevista per il 2026. E in Inghilterra le tempistiche di solito vengono rispettate.

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