MILANO – Ore 10:10. I mercati provano a consolidare il rimbalzo di martedì nonostante l’espansione del coronavirus cinese stia generando ripercussioni sempre più evidenti sul tessuto economico e sociale del Paese: le ultime notizie in tal senso sono arrivate dalla Toyota, che ha deciso di prolungare la sospensione della produzione in Cina – allungando di fatto il Capodanno cinese – e da British Airways che ha decretato lo stop ai voli. Anche Starbucks ha preso posizione: saracinesche abbassate nella metà dei negozi cinesi.
I primi passi sui mercati europei e i future su quelli statunitensi indicano il consolidamento delle posizioni della vigilia, dopo le rassicurazioni della Casa Bianca che ha detto di non aver programmato il congelamento dei collegamenti aerei. Anche il petrolio ha dato segni di stabilità dopo le recenti batoste prese per i timori di un rallentamento globale generato dal virus. A sostenere le quotazioni si è aggiunta poi la trimestrale di Apple, che ha fatto meglio delle attese catalizzando l’interesse di Wall Street sul titolo.
Milano si rafforza dopo l’avvio timido e sale dello 0,7 per cento. Bene Ferragamo dopo i conti e il comparto bancario che continua a beneficiare della distensione sui Btp. In rialzo anche le altre Borse europee: Londra cresce dello 0,3%, Parigi dello 0,4% e Francoforte aggiunge lo 0,1 per cento.L’euro apre stabile a 1,10 dollari. I timori per il virus hanno spostato i capitali verso le valute rifugio: se nei giorni scorsi era stato premiato lo yen giapponese, che poi ha un po’ ritracciato, il franco svizzero resta sui massimi dall’aprile 2017 sulla moneta europea a 1,0723. Euro/yen a 120,04 e dollaro/yen a 109,08. I mercati sono in attesa del vertice della Fed, che dovrà decidere sui tassi Usa. L’attesa degli analisti è per la scelta di una vigile attesa: “La riunione – spiegano da Intesa Sanpaolo – dovrebbe concludersi con un voto unanime a favore del mantenimento dell’obiettivo per il tasso dei Fed funds fra 1,5-1,75%, con indicazioni, sia nel comunicato sia nella conferenza stampa di Powell, di proseguimento della fase di pausa”.
Lo spread tra Btp e Bund tedeschi continua a restringersi e a inizio giornata si conferma ampiamente sotto la soglia dei 140 punti base. Il decennale italiano rende ormai l’1 per cento e il ministro Gualtieri ha detto ieri che il movimento registrato dopo il voto – se confermato – porterà già nel primo anno un risparmio di circa 400 milioni sul debito. Andamento contrastante per gli indici di fiducia tracciati dall’Istat: da una parte migliora quella dei consumatori, mentre scende per le imprese.
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La Borsa di Tokyo, questa mattina, ha terminato la seduta in rialzo, in scia al recupero degli indici azionari statunitensi e grazie alla svalutazione dello yen. Il Nikkei ha segnato un aumento dello 0,71% a quota 23.379,40 e un guadagno di 163 punti. Sul mercato dei cambi lo yen è arretrato sul dollaro a un valore di 109,10, e a 120,10 sull’euro. In un clima generalmente positivo sulle piazze asiatiche, si è distaccata la Borsa di Hong Kong che, dopo la pausa per le festività del Capodanno cinese, ha riaperto i battenti e inglobato le perdite registrate nei giorni scorsi sulle altre piazze finanziarie patendo un ribasso del 2,8 per cento. Restano invece ancora chiusi i listini cinesi mentre lo yuan offshore si rafforza. Ieri sera Wall Street aveva terminato con il Dow Jones in rialzo dello 0,66% e il Nasdaq a +1,43 per cento.
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Come si diceva, tra le materie prime le quotazioni del petrolio si sono portate in rialzo sui mercati asiatici. Il Wti guadagna l’1,05% attestandosi a 54,04 dollari al barile mentre il Brent avanza dello 0,97% a 60,09 dollari al barile.