• 25 Novembre 2024 1:44

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Il video del carabiniere che dice: “Mattarella non è il mio presidente”

Gen 30, 2024

Mattarella, con tutto il rispetto, non è il mio presidente”. Sono le parole pronunciate da un carabiniere a una dei manifestanti pro Palestina, scesi in strada a Milano sabato scorso per la Giornata della Memoria. L’agente, in tenuta antisommossa come molti suoi colleghi, ha avuto un botta e risposta con Franca Caffa, una donna di 93 anni che ha deciso di partecipare al corteo. 
 

Durante la manifestazione per mostrare vicinanza alla popolazione palestinese, Caffa ha incalzato il carabiniere davanti a lei chiedendo: “Cosa ha detto il vostro presidente?”. Il riferimento, come anche confermato dalla donna in una recente intervista a Fanpage, è alle parole pronunciate dal capo dello stato in occasione del discorso per il ricordo della Shoah. Mattarella ha infatti chiesto, tra le altre cose, che Israele non neghi il diritto alla Palestina a esistere, a maggior ragione per quanto accaduto alla popolazione ebraica. Alla domanda della donna, l’agente risponde: “Con tutto il rispetto signora, non è il mio presidente. Io non l’ho votato, non l’ho scelto io, non lo riconosco”. Notevole la risposta di Caffa, volto storico della sinistra milanese e già consigliere comunale, al miliare: “Non è il suo presidente? E di che paese è, lei?”.
 

L’Arma ha deciso il trasferimento immediato del carabiniere a un incarico non operativo e la Procura di Milano, in attesa di un’informativa, ha aperto un fascicolo. Il botta e risposta tra il militare e l’attivista ha scatenato il dibattito sui social e ora l’uomo (un maresciallo capo) chiede scusa.
 

Franca Caffa è stata consigliera comunale con Rifondazione comunista, ruolo che ha tentato di ricoprire anche nel 2021, all’età di 91 anni, candidandosi con la lista Milano in Comune – Sinistra Costituzione, senza però riuscire a superare la soglia di sbarramento necessaria. L’anno scorso ha ricevuto l’Ambrogino d’Oro da parte dell’amministrazione di Milano, un premio per persone che si distinguono “per atti di coraggio e abnegazione civica”. Nelle motivazioni, si legge, “chi l’ha conosciuta, anche solo per un momento, è rimasto folgorato per sempre dalla sua forza, dal carattere rivoluzionario, critico, controcorrente, a volte spigoloso, ma anche dalla dedizione e passione, dal coraggio e dall’impegno politico che mette a disposizione delle persone nel quartiere di edilizia pubblica Molise-Calvairate-Ponti a partire dai più fragili”. 
 

Caffa ha detto all’Ansa di essere rimasta “sconcertata” dalla posizione dal maresciallo capo. “Anche se non è d’accordo nel modo di Mattarella di fare il presidente, e questo è legittimo, resta il fatto che è il presidente di tutti”. Con le forze dell’ordine, dice Caffa, “ho stabilito un certo rapporto di colloquio. Ho pensato che si potesse parlare e provare a ragionare. E credo che abbia funzionato. Ho persino accarezzato uno di loro”, ha detto, evidenziando che “uno solo” le ha risposto prendendo le distanze dal capo dello stato. “Mi dispiace per quell’uomo. Forse il mio modo di propormi per un colloquio aperto gli ha fatto effetto”.

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