• 6 Ottobre 2024 8:30

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Il troppo caldo aumenta le concentrazioni di ozono in Europa

Lug 31, 2024

AGI – Previsioni del Copernicus Atmosphere Monitoring Service (CAMS) mostrano concentrazioni di ozono superficiale in aumento in gran parte d’Europa, in mezzo a ondate di calore estive in crescita. Il superamento delle concentrazioni di ozono oltre i valori soglia stabiliti dagli standard europei sulla qualità dell’aria ambiente comporta rischi significativi per la salute e l’ambiente. Gli scienziati del CAMS prestano particolare attenzione all’inquinamento da ozono superficiale durante i mesi estivi, quando temperature più elevate e modelli meteorologici anticiclonici forniscono condizioni favorevoli all’accumulo di inquinamento da ozono.

 

Dall’inizio dell’estate, il CAMS ha monitorato diversi periodi favorevoli a un aumento delle concentrazioni di ozono superficiale. Con il recente aumento delle temperature e delle ondate di calore, è stato previsto un nuovo episodio di elevate concentrazioni di ozono superficiale e superamenti dei valori limite stabiliti dalla legislazione europea sulla qualità dell’aria in diverse aree dell’Europa occidentale e meridionale, tra il 29 luglio e il 4 agosto. In particolare, sono previste concentrazioni di ozono superficiale con valori di picco per la regione di Parigi, il Benelux e la Germania, evidenziando il ruolo significativo svolto dalle emissioni precursori (ossidi di azoto e composti organici volatili) che vengono spesso emesse lontano dai luoghi in cui si verificano gli episodi di inquinamento. Si prevede che anche la Pianura Padana nell’Italia settentrionale sperimenterà concentrazioni di ozono superficiale molto elevate durante questi giorni.

 

L’ozono troposferico è un inquinante atmosferico che contribuisce alla scarsa qualità dell’aria. Un impatto sulla salute dell’ozono è attraverso l’inflazione polmonare che, oltre allo stress da calore durante l’estate, può creare condizioni critiche, specialmente per coloro che hanno problemi di salute preesistenti. Secondo la Direttiva Europea sulla qualità dell’aria ambiente, la media massima giornaliera di otto ore dei livelli di ozono deve essere inferiore a 120 g/m3, con un superamento consentito di 25 giorni all’anno (18 giorni nella direttiva rivista sulla qualità dell’aria ambiente adottata dal Parlamento europeo nell’aprile 2024). Oltre agli effetti negativi sulla salute umana, le concentrazioni di ozono in superficie hanno anche effetti dannosi sulla vegetazione e sugli ecosistemi e possono compromettere seriamente la resa dei raccolti ed essere responsabili della perdita di biodiversità.

 

Gli episodi di elevate concentrazioni di ozono a livello del suolo sono influenzati dalle emissioni di precursori e dalle alte temperature e dalla radiazione solare, pertanto potrebbero essere più frequenti con l’aumento del numero di ondate di calore e delle temperature in aumento (questo è il “climate penalty effect”). Un’altra caratteristica dell’ozono è la sua lunga durata nell’atmosfera, per cui i livelli di ozono in alcune aree sono anche influenzati dal trasporto a lungo raggio dell’inquinamento atmosferico. Il rapporto di valutazione annuale provvisoria della qualità dell’aria europea CAMS 2023 descrive la chiara correlazione tra le temperature estremamente calde e gli elevati livelli di ozono superficiale e la necessita’ di mitigare le fonti di emissione sia a livello locale che globale. Il rapporto fornisce anche alcuni spunti per comprendere la stagionalità di questi episodi.

 

Laurence Rouil, direttore del Copernicus Atmosphere Monitoring Service (CAMS), commenta: “Previsioni accurate e comprensione del trasporto a lungo raggio dell’ozono sono essenziali. Con l’aumento delle temperature dovuto al cambiamento climatico, la nostra capacita’ di prevedere e rispondere a questi episodi diventa sempre più cruciale per fornire avvisi tempestivi, consentendo alle autorità di rispondere prontamente con misure appropriate per mitigare i rischi per la salute e gli impatti ambientali”. 

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