AGI – Aggiornamenti dal mondo della connettività: il traffico dati da mobile ha raggiunto i 100 Exabyte al mese, cioè 1000 miliardi di byte. È successo nel secondo trimestre di quest’anno, secondo Ericsson Mobility Report. Il volume è cresciuto dell’8% rispetto al trimestre precedente, del 39% in un solo anno ed è raddoppiato nel giro di due anni e mezzo.
La lievitazione dei dati si spiega, come l’ormai consueta combinazione tra l’aumento degli abbonamenti a banda larga e una fruizione (sempre più focalizzata sui video) che esige un consumo di dati maggiore.
Tra aprile e giugno, il numero di abbonamenti di tipo mobile broadband è aumentato di 100 milioni di unità, arrivando a un totale di circa 7,2 miliardi, con un incremento del 6% anno su anno. Oggi l’86% delle Sim in circolazione sono legate a un abbonamento alla banda larga mobile. Permettono, in altre parole, di accedere a Internet e app.
L’Lte è la generazione dominante: gli abbonamenti sono 5 miliardi, ossia il 60% di tutti gli abbonamenti mobili. Quelli 5G sono ancora molti meno (690 milioni in tutto il mondo) ma crescono in modo sostenuto (+70 milioni nel trimestre , contro i 77 milioni dell’Lte).
Non è una novità che il tasso di penetrazione degli abbonamenti mobile superi il 100% (è al 106%). Vuol dire, in sostanza, che sulla Terra ci sono più Sim attive (8,3 miliardi) che esseri umani. Nel secondo trimestre, la spinta è arrivata soprattutto da Cina (10 milioni di abbonamenti in più), India (+7 milioni) e Indonesia (+4 milioni).
“Il 4G è ancora oggi l’unico modo con cui miliardi di persone in tutto il mondo accedono a Internet”, afferma Andrea Missori, amministratore delegato di Ericsson in Italia. “Il 5G agirà da catalizzatore per l’evoluzione. Le nuove reti sono implementate non solo per continuare a supportare la crescente domanda di dati e per abilitare nuovi casi d’uso in ambito industriale e consumer, ma anche per aiutare a ridurre il consumo di energia e contribuire alla transizione ecologica”.