di Tullio Calzone
domenica 28 gennaio 2018 01:12
Fate largo all’Empoli, Andreazzoli e i suoi funamboli non scherzano! Chiedere al povero Bari sbriciolato sul piano mentale, prima ancora che tatticamente o con la complicità delle magie di Caputo e Zajc. L’allenatore massese piazza la ciliegina sulla torta del San Nicola indigesta per gli indecifrabili pugliesi ma che sgancia i toscani al 2º posto in classifica. La nuova formula degli azzurri funziona a meraviglia e consente di sfruttare l’enorme potenziale a disposizione del tecnico che ha alzato il ritmo: 10 punti in 4 gare, media schizzata da 1,58 con Vivarini (30 punti in 19 giornate), a 2,5 con la nuova gestione. Certo Grosso ci ha messo di suo nel disastro barese, mischiando troppo le carte in tavola e mandando in confusione la squadra, peraltro privata di Galano, inspiegabilmente restato in panchina e lontano dalla sfida con l’amico rivale Caputo che segna e non esulta in rispetto del passato. Ma in ogni caso sosta e mercato segnalano altri protagonisti. Come all’Adriatico, dove Breda, nell’anticipo, sbriciola Zeman e ricandida gli umbri per i play off ancora con un guizzo di Kouan, ultima invenzione perugina. Gli effetti collaterali delle vicende giudiziarie che hanno portato in carcere il patron Sannella non smontano il Foggia a Chiavari. In attesa di Ceravolo, Da Cruz e Ciciretti, s’affida all’intramontabile Calaiò, invece, il Parma che annienta il Novara e si ripropone per la promozione. Dove punta deciso il Palermo di Tedino con una prodezza di Gnahorè che alimenta il primato, in attesa della risposta del Frosinone, oggi a Cittadella, e soprattutto del prossimo anticipo di Empoli che aprirà la lunga volata per la A.